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Eraldo Affinati ha vinto la seconda edizione del Premio Bianciardi

Eraldo Affinati vince la seconda edizione del Premio Bianciardi, dedicato al lavoro culturale. Autore di romanzi e saggi, è uno dei più interessanti scrittori italiani contemporanei. Premiazione a Milano il 14 dicembre, giorno della nascita di Bianciardi.

È Eraldo Affinati il vincitore della seconda edizione del Premio Bianciardi, dedicato quest’anno a "Il lavoro culturale". La premiazione si è svolta a Milano il 14 dicembre, giorno della nascita di Bianciardi, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. La premiazione della prima edizione si era tenuta lo scorso anno a Grosseto. Il Premio è ideato dalla casa editrice Feltrinelli, con la collaborazione della Fondazione Luciano Bianciardi. Affinati è nato a Roma nel 1956, dove risiede e svolge attività di critico letterario, saggista, giornalista, scrittore e docente in un istituto superiore. Nel 1992 pubblica il suo primo saggio, "Veglia d’armi. L’uomo di Tolstoj" e l’anno successivo esordisce in narrativa con il romanzo di impronta autobiografica "Soldati del 1956", al quale segue "Bandiera bianca", ambientato all’interno di una casa di cura. Il romanzo segna l’affermazione dell’autore come uno dei più interessanti nel panorama italiano contemporaneo. Del 1997 è il suo"Campo del sangue" il finalista dei premi Strega e Campiello. Affinati è autore anche di numerosi saggi su alcuni protagonisti della letteratura italiana.