
Esora Angiolini
Follonica (Grosseto), 10 gennaio 2020 - Le sue tende hanno arredato le case più importanti della Maremma e non solo. La tappezzerie di Esora Angiolini sono andate ad abbellire le ville di personaggi come Giancarlo Magalli e Gino Cervi. A Punta Ala Esora aveva iniziato a vendere le sue tende già prima di arrivare a Follonica, quando ancora lavorava in casa, a Massa Marittima dove era nata.
Esora se n’é andata a 92 anni. Era ricoverata all’ospedale di Siena in seguito ad una caduta avvenuta il 22 dicembre, mentre stava ballando. È stata ricoverata prima all’ospedale di Grosseto e successivamente trasferita a Siena dove i medici hanno deciso di operarla per asportarle alcuni calcoli alla cistifellea. Ma Esora non ce l’ha fatta e dopo tre giorni il suo sorriso si è spento.
"Mia madre ha sempre avuto molti problemi di salute ma li aveva superati tutti", racconta Stefano Biagini uno dei due figli. L’altro è Roberto, titolare di uno dei più importanti allevamenti italiani di Labrador.
Il nome Esora ha da sempre evocato tappezzerie di grande qualità. Il suo primo negozio lo aprì nel 1965 in via Roma dopo essersi trasferita da Massa Marittima con il marito, operaio della Montecatini, e i figli. Il primo negozio accanto a dove oggi c’è il bar Impero, fino ad ingrandire l’attività e spostarsi la numero 38 di via Roma in una palazzina di tre piani, l’ultimo dei quali adibito a laboratorio. Era il negozio di tappezzeria più grande di Follonica e rimase aperto fino al 1999 quando dovette chiudere la sua attività. Una decina le persone che hanno lavorato nel suo negozio. Esora è stata la loro maestra, il negozio e il laboratorio di via Serri sono state le scuole per quelli che poi hanno deciso di mettersi in proprio.
Ancora oggi i suoi tendaggi sono appesi in molte case di Follonica. Esora Angiolini, lascia due figli, Stefano Biagini ex militare di Marina, e Roberto, oltre a 5 nipoti e 4 bisnipoti. La salma rimarrà esposta alla sala del Commiato, accanto alla chiesa di San Leopoldo, fino alle 10. Poi proseguirà per Livorno dove sarà cremata. Non ci saranno funerali, così come voleva Esora.