Grosseto, 3 dicembre 2024 – Aveva dichiarato al Fisco una residenza al di fuori dei confini nostrani solo per evitare di pagare in Italia le tasse sugli ingenti redditi di fonte estera, dove però viveva stabilmente: è questa la ricostruzione della Guardia di Finanza di Grosseto, che ha messo al centro di un’indagine un manager di note catene alberghiere, un cittadino extracomunitario. Ingenti investimenti immobiliari, partecipazioni societarie in Toscana e Lombardia, insomma: un bel giro di soldi.
Secondo le Fiamme Gialle grossetane però l’uomo, che da almeno 15 anni aveva stabilito in Italia il centro dei suoi interessi, per il periodo compreso dal 2013 al 2020. Tanti gli indizi che indicavano la sua presenza stabile in Italia: le istanze quale “soggiornante di lungo periodo” nel tempo presentate alla Questura di Grosseto e costantemente rinnovate, l’iscrizione, unita a quella dei suoi stretti familiari, al Servizio Sanitario Regionale con relativa assegnazione del medico di famiglia, gli elevati consumi elettrici rilevati nel complesso residenziale in cui stabilmente dimorava, l’assunzione di collaboratori domestici impiegati a tempo pieno in casa.
I redditi detenuti all’estero, quantificati per l’intero periodo in circa 12 milioni di euro, sono stati ricostruiti tramite l’esame degli ingenti flussi finanziari transitati sui conti correnti nazionali ed esteri, quest’ultimi acquisiti grazie alla cooperazione degli organismi finanziari in sei diversi Paesi (Ucraina, Principato di Monaco, Lussemburgo, Malta, Estonia e Lichtenstein) nei cui confronti sono state avanzate richieste di “mutua assistenza amministrativa”.
Le indagini hanno consentito all’Agenzia delle Entrate di quantificare in 14,7 milioni di euro il credito dello Stato vantato nei confronti del cittadino straniero comprensivo dell’imposta evasa su redditi detenuti all’estero, delle gravose sanzioni e degli interessi.
A garanzia del credito l’Agenzia, su proposta dei finanzieri, ha richiesto e ottenuto dalla Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Grosseto il sequestro conservativo degli immobili di pregio di proprietà del contribuente, per lo più sulle rive del Lago di Como, e di valori detenuti in conti correnti bancari.