Voleva chiarire quella situazione dopo la separazione. Un ultimo appuntamento, nel centro del paese di Sovana, che invece si è trasformato in un agguato. Che poteva anche finire in maniera diversa per una donna che fu ferita con diverse coltellate al termine di un raptus. L’uomo, 53 anni, straniero è stato rinviato a giudizio dalla giudice Cecilia Balsamo, al termine dell’udienza preliminare. L’uomo era stato arrestato a casa del fratello dopo essere fuggito dal luogo dell’agguato. La violenza era esplosa nel mese di giugno, dopo che la donna aveva deciso di chiudere la loro relazione. L’uomo aveva più volte minacciato di morte la donna con il coltello brandito contro di lei, mentre la strattonava con violenza tenendola per i polsi e per le braccia. Spesso l’aveva anche pedinata in ogni spostamento. Aveva anche cercato di sabotare la sua auto per non farla partire. L’uomo, per questi fatti, era stato anche imputato per stalking e adesso dovrà rispondere anche di lesioni personali aggravate. Il giorno dell’agguato, l’uomo aveva colpito la donna più volte, anche al volto, sia con il coltello ma anche con una pietra.
La donna, soccorsa e portata in ospedale, era stata dimessa con una prognosi di 45 giorni. Oltre alle lesioni aggravate, allo stalking e al porto abusivo di arma da taglio, il 53enne dovrà rispondere anche di minacce nei confronti di un uomo e una donna che, dopo aver sentito la donna gridare e dopo aver visto l’aggressione, l’avevano soccorsa. L’uomo aveva detto alla coppia di andarsene altrimenti li avrebbe uccisi brandendo il solito coltello. Il cinquantatreenne, ora, sarà processato.