
Festa della donna
Grosseto, 7 marzo 2023 – Domani si celebra la "Festa della donna", o meglio la "Giornata internazionale della donna" istituita per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze di cui le sempre donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo. Viene associata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita il 17 dicembre 1999 e che cade ogni anno il 25 novembre. Viene celebrata negli Stati Uniti d’America a partire dal 1909, in alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922. Ma nel 2023 ha ancora senso festeggiare questo giorno? Con il passare degli anni, questo giorno ha perso sempre più significato e credibilità, acquisendo, anche in questo caso, una sfumatura commerciale. Al giorno d’oggi, nonostante alcuni miglioramenti, la disparità tra uomo e donna è ancora notevole, sia a livello umano che a livello professionale. Purtroppo sono ancora attuali i temi legati al femminicidio e alla disparità di salario tra uomo e donna, due argomenti di cui non dovremmo più sentire parlare.
A Grosseto, i cittadini hanno dato una loro opinione su questa ricorrenza annuale: "È una festa che mi piace – dice Andrea Fabio Pozzi – Ha senso, secondo me, festeggiarla ancora oggi soprattutto per tutte le situazioni spiacevoli che ancora oggi accadono. Avvengono ancora troppi femminicidi e si sottovaluta troppo la figura della donna. Sono importanti, senza di loro non so cosa faremmo. Questa festa serve a farci ricordare che, ogni giorno, una donna viene maltrattata. La reputo una sorta di tutela verso la donna, nella speranza che le cose possano cambiare e stabilizzarsi una volta per tutte".
"La festa della donna dovrebbe essere tutto l’anno – dice Roberta Selmi –. Dovrebbero essere tenute in considerazione maggiormente tutto l’anno, non solo in questa giornata. Non hanno senso le mimose e teoricamente, in un mondo ideale, non ci sarebbe bisogno di un giorno speciale dedicato alle donne. Servirebbe semplicemente un po’ di continuità. In Italia, purtroppo, c’è ancora un grosso divario fra uomo e donna ed è inutile nasconderlo. Sono ancora di attualità i femminicidi e la disparità di genere nel mondo del lavoro. Spesso le donne vengono pagate meno degli uomini, nonostante lavorino quanto loro. Molte cose dovrebbero cambiare. Per questo è diventata un po’ ipocrita questa festa. Non basta ricorrere a queste feste per sistemare le cose, sarebbe troppo semplice". "È una bella festa – dice Olga Chonka – Io vengo dall’Ucraina e lì si festeggia molto questa festa. I bambini fanno tanti pensieri alle mamme o alle nonne, che fanno tanto piacere. È un modo per ricordare e festeggiare noi donne. Qui in Italia, purtroppo, si festeggia di meno rispetto a lì ormai".