REDAZIONE GROSSETO

Festa delle Capanne. Il Comune annulla il laboratorio pensato per la ricorrenza ebraica

Sulla propria pagina Facebook, l’Amministrazione spiega la motivazione della decisione presa: "Lo abbiamo fatto al fine di evitare fraintendimenti che potrebbero distorcere le intenzioni dell’iniziativa".

Sulla propria pagina Facebook, l’Amministrazione spiega la motivazione della decisione presa: "Lo abbiamo fatto al fine di evitare fraintendimenti che potrebbero distorcere le intenzioni dell’iniziativa".

Sulla propria pagina Facebook, l’Amministrazione spiega la motivazione della decisione presa: "Lo abbiamo fatto al fine di evitare fraintendimenti che potrebbero distorcere le intenzioni dell’iniziativa".

"A seguito di un’attenta riflessione interna, al fine di evitare fraintendimenti che potrebbero distorcere le intenzioni originali di un’iniziativa concepita esclusivamente per il suo valore storico e culturale, l’Amministrazione comunale ha deciso di annullare il laboratorio pensato per la Festa delle Capanne". Con queste parole il Comune di Pitigliano, sulla propria pagina Facebook, ha dato notizia che il laboratorio, che sarebbe consistito nell’allestimento della capanna "sukka", che si sarebbe dovuto svolgere giovedì 17, in occasione della Festa (ebraica) della Capanne (sukkoth) non avrà più luogo. La festa ricorda la permanenza degli ebrei nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù d’Egitto.

Un laboratorio che, secondo l’Amministrazione, avrebbe potuto creare fraintendimenti. Probabilmente questa decisione è avvenuta dopo alcuni commenti al post che annunciava questa iniziativa. "Suggerisco agli amministratori comunali – scrive una concittadina – di fare un percorso culturale diverso: anziché fossilizzarsi sulle capanne con tutto il rispetto per la festa ebraica. Perché non farsi promotori di una riflessione sulla pace, sulle possibilità di una cessazione del conflitto, sull’accoglienza di chi diversamente orientato in senso religioso cerca e trova accoglienza, anziché violenza e morte? Ricordo all’Amministrazione che abbiamo a che fare con la morte di 41.000 persone palestinesi e 20.000 bambini, oltre quelli gravemente feriti e traumatizzati. Non sono numeri, sono persone. Allora perché non far partire proprio da Pitigliano un messaggio di speranza, anziché limitarsi a una manifestazione dal sapore meramente folcloristico. Sarebbe bello avvicinare quelle capanne che ospitarono gli ebrei nel deserto alle tende che oggi ospitano un popolo che rischia di scomparire".

La Festa delle Capanne rientrava nelle iniziative previste dal programma dedicato al turismo delle radici promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ma la decisione del Comune di annullare l’evento non è stato condivisa da tutti. A scrivere sulla pagina Facebook del Comune questa volta è il costumista di fama internazionale Sergio Ballo, vincitore quest’anno del David di Donatello per il film di Marco Bellocchio "Rapito".

"Mi permetto un commento a caldo – scrive Ballo –. Questa rinuncia non è una questione di cosiddetta ‘opportunità’, si tratta a mio avviso di arrendevolezza. Capisco che, data la situazione in Israele, l’iniziativa possa essere strumentalizzata. Ma perde così una occasione, Pitigliano, di andare fiera e orgogliosa del suo passato di ‘convivenza’, di ‘scambio’ e di ‘umanità’, in questo clima di ognuno a casa sua, di diffidenza, di disumanità. Questo prima delle leggi razziali, prima della Shoah, prima di Israele, prima di Hamas. Mi dispiace di questa decisione, si è persa una occasione per parlarne".

Intanto ormai da marzo la sinagoga di Pitigliano, è sorvegliata dai militari del "Savoia Cavalleria" e la loro presenza rientra nell’operazione "Strade Sicure", che dovrebbe durare sino alla fine dell’anno. E a quanto ci risulta in questi giorni la sorveglianza è sta ampiata atutte le 24 ore del giorno.