Straordinario lieto fine: parto ad alto rischio a causa di un fibroma, ma il delicato intervento ha avuto successo

Protagonisti dell’operazione l’équipe dell’Uoc Ostetricia e Ginecologia e altri specialisti dell’ospedale Misericordia di Grosseto. Il parto si è rivelato molto complesso per la presenza di un grosso fibroma dell’utero che sbarrava la strada alla nascita

Grosseto, 19 novembre 2024 – Una straordinaria storia a lieto fine. Arriva dall’ospedale Misericordia di Grosseto dove pochi giorni fa è stato portato a termine un complesso parto. Protagonisti dell’intervento l’équipe dell’Uoc Ostetricia e Ginecologia e altri specialisti del nosocomio. 

L'équipe dell’Uoc Ostetricia e Ginecologia del Misercordia di Grosseto
L'équipe dell’Uoc Ostetricia e Ginecologia del Misercordia di Grosseto

Il parto si è rivelato complesso a causa della presenza di un grosso fibroma dell’utero che sbarrava la strada alla nascita per le vie naturali. I fibromi sono infatti causa di forte sanguinamento e possono comportare anche la necessità di asportazione dell’utero al parto qualora l’emorragia non sia risolvibile. 

Al buon esito dell’intervento si è giunti grazie a un lavoro preventivo, la gravidanza è stata attentamente seguita dall’ambulatorio di Patologia ostetrica con la collaborazione di Gabriella Malagnino, Nathalie Conti, Cinzia Orlandini e Alice Cannoni. 

Le professioniste hanno visto un incremento delle dimensioni del fibroma durante la gravidanza che da una dimensione trascurabile aveva raggiunto i dieci centimetri: alla 37esima settimana una massa così grande impedisce la discesa della testa fetale.

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Le specialiste si sono attivate, per l'esecuzione di un taglio cesareo, con l’anestesista Pietro Liotta, la coordinatrice del blocco operatorio ostetrico Ida Tuccillo e il coordinatore infermieristico del blocco operatorio Gianluca Bardi per l’utilizzo della macchina del recupero sangue. Una procedura eseguita dall’équipe ostetrico-infermieristica di sala operatoria. Presente inoltre il direttore della Uoc Radiologia interventistica Massimo Pieraccini per l’assistenza in caso di emorragia.

"È filato tutto liscio - dichiara la direttrice della Uoc Ostetricia e Ginecologia, Rita Puzzuoli - ringrazio per l'aiuto al delicato intervento le dottoresse Emma Bellone e Cristina Rizzo con cui insieme abbiamo effettuato l’intervento di taglio cesareo, la macchina recupero sangue ha funzionato ripristinando un terzo di sangue perso e non c’è stato bisogno della Radiologia interventistica. La dimostrazione che un’attenta pianificazione degli interventi complessi consente di raggiungere ottimi risultati”.