"A fronte di un disagio abitativo così forte e così in crescita, nella manovra presentata dal governo Meloni non c’è neppure un euro destinato agli affitti. È stato rifinanziato solo il fondo per i mutui sulla prima casa, 300 milioni di euro, come se potesse bastare per risolvere il problema". Inizia così Stefano Rosini, consigliere comunale del Pd. "A Grosseto con l’abolizione del fondo nazionale per gli affitti si passerà da un contributo di 1.700 euro all’anno alle famiglie più fragili, ai 3-400 euro attraverso il fondo comunale – aggiunge –. Nel 2022 le domande furono 570 ed il budget del Comune di Grosseto aveva consentito un’erogazione massima di 1.700 euro alle famiglie più fragili in fascia A. Il contributo, dati alla mano, andava a coprire quasi tre mensilità. Le domande quest’anno sono aumentate e il budget sarà insufficiente".
Per questo motivo Rosini ha presentata un’Interrogazione, che verrà discussa al prossimo Consiglio comunale dove si chiedono "quali sono le differenze tra i bandi a sostegno, compreso quello a prosecuzione, quanto era l’Isee, se per i bandi a sostegno alla locazione era prevista una graduatoria per avere i contributi". Rosini chiede anche "se per il bando ordinario per la concessione ad integrazione del pagamento del canone di locazione c’era una graduatoria, quanti hanno partecipato a bando a sostegno di febbraio, quelli di agosto, se nel bando per la concessione del contributo ad integrazione l’erogazione andava al proprietario dell’unità immobiliare oppure all’affittuario e – infine – se è previsto un contributo successivo ad integrazione nel bando ordinario laddove le richieste non fossero tutte esaudite?".