CRISTINA RUFINI
Cronaca

Forte l’appello alla sicurezza: "Cambiare subito le regole. Rischi anche per i cittadini"

Il presidente del Savip, Del Vicario: "Il ministro Piantedosi valuti attentamente l’adeguatezza delle politiche di prevenzione. Vengono trasportate cifre troppo alte".

Il bilndato che è stato fatto esplodere sulla Variante Aurela, vicino San Vincenzo

Il bilndato che è stato fatto esplodere sulla Variante Aurela, vicino San Vincenzo

SAN VINCENZO

Il drammatico assalto al blindato che trasportava quattromila euro da Cecina a Grosseto – soldi delle pensioni - oltre lo choc che ha causato in chiunque si è trovato a vedere le immagini sparate su siti e social di una rapina in presa diretta, ha riportato galla anche il problema non secondario della sicurezza. Di chi opera, le guardie giurate, in questo caso, ma anche di chi , per caso, si può trovare coinvolto. Nell’assalto di venerdì automobilisti. famiglie, bambini. A mente fredda vengono i brividi pensare a come sarebbe potuta finire. E allora dai sindacati torna l’appello, forte, a intervenire. Subito. "Il ministro dell’Interno Piantedosi, che è l’Autorità nazionale di pubblica sicurezza, dopo i violenti assalti ai portavalori avvenuti il 27 marzo in provincia di Foggia (un furgone Cosmopol) e il successivo 28 in provincia di Livorno (colpiti ben due portavalori della ditta Battistolli), – sottolinea il presidente del Savip Vincenzo del Vicario – credo che debba finalmente porsi degli interrogativi circa l’adeguatezza delle politiche di prevenzione di tali crimini e dell’apparato preventivo. Pur cambiandone i titolari, il Ministero non riesce a darsi un’organizzazione moderna e credibile per la direzione e controllo delle sicurezze private. L’attenzione è posta solo sulla repressione e i risultati si vedono".

Del Vicario evidenzia anche il cuore del problema "La completa revisione delle circolari emanate in materia di trasporto e custodia dei valori, che elimini gli eccessi lassisti concepiti solo per favorire le lobby degli speculatori, è indifferibile, ma non basta più – aggiunge – Occorrono investimenti che, a partire dal Dipartimento della P.S., diano alle mortificate attività informative, di analisi e di prevenzione del crimine e di polizia amministrativa la loro dignità, anche organizzativa. Chiuse le sedi locali della Banca d’Italia, con aumento delle masse di contanti in circolo su lunghe percorrenze, nell’inerzia ministeriale sono state solo peggiorate le condizioni di lavoro delle guardie giurate ed esponenzialmente elevato il rischio: somme enormi viaggiano a bordo di automezzi del tutto inadeguati alla protezione dei lavoratori e all’efficace prevenzione di attacchi dei delinquenti". Quel tipo di trasporto, con quel tipo di ’sicurezza’ potrebbe consentire di trasportare fino a otto milioni di euro. Cifre che non possono non fare gola. "E ci chiediamo, infine - conclude del Vicario – perché se gli istituti sono obbligati a comunicare tracciati e trasporti almeno 24 ore prima alle questure, non viene poi assicurata un’adeguata rete di protezione? Qui non rischiano solo gli operatori del settore, ed è già grave, ma come abbiamo visto in provincia di Livorno, anche i comuni cittadini".