Grosseto, 28 novembre 2023 – Prima la battaglia contro i progetti sulla geotermia con lo spettro di nuove attività di ricerca e poi magari la realizzazione di nuove centrali, adesso di nuovo in tenuta da combattimento per opporsi alla creazione di impianti fotovoltaici industriali. Non barricate per motivi di poco conto, dicono, ma una lotta a difesa di un territorio che solo restando potrà continuare a regalare un vino di questa qualità e – di conseguenza – dare un grande impulso all’economia locale, nonché ai posti di lavoro.
Sono queste le motivazioni per le quali il Consorzio Tutela Vini Montecucco presieduto da Giovan Battista Basile "dice no agli impianti fotovoltaici industriali", perché "dopo la lotta contro i progetti di geotermia, nei confronti dei quali il Comune di Cinigiano ha confermato la propria contrarietà in più occasioni – dice il presidente –, adesso l’allarme arriva ora dal fotovoltaico, con la notizia di un impianto di circa 30 ettari in località Borgo Santa Rita, a Cinigiano, attualmente in fase di consultazione e del concreto rischio di richieste di autorizzazione per ulteriori impianti industriali sempre all’interno dell’areale del Montecucco entro la fine dell’anno".
Un progetto fotovoltaico, quello relativo a Borgo Santa Rita, "di ampia portata e dall’enorme impatto paesaggistico che, se approvato – dice ancora Basile –, andrà a minare non solo l’integrità di un territorio inalterato e vocato all’agricoltura che ha fatto della simbiosi con la natura e del rispetto della biodiversità i propri punti di forza ma anche un’economia che da ormai trent’anni investe in un enoturismo di qualità volto a promuovere proprio l’originalità di questo volto selvaggio della Toscana". Nell’appello inviato alle autorità locali, Basile evidenzia che "gli impianti fotovoltaici industriali rappresentano una minaccia concreta al nostro territorio, che trova nell’integrità la sua più grande ricchezza. Il Montecucco è sinonimo di sostenibilità e di buone pratiche agronomiche: la nostra produzione agroalimentare è rappresentata per la maggior parte da piccole o medie aziende a conduzione familiare circondate da vigneti, boschi, seminativi e olivi e la nostra vasta offerta enoturistica fa leva proprio sulla natura autentica e sui paesaggi incontaminati dell’areale, oltre che su storia, cultura ed enogastronomia. È evidente come impianti di questo calibro non siano compatibili e anzi arrechino danno ad un territorio naturalmente vocato alla coltivazione e alla tutela della biodiversità".
Il Consorzio si dichiara favorevole alle energie alternative, purché sviluppate nel rispetto e a misura del territorio. "Da sempre – dice il presidente – le nostre aziende hanno una vocazione green e a partire da gennaio 2024, grazie all’attivazione del Distretto Biologico Montecucco, l’approccio eco- compatibile abbraccerà ufficialmente tutti gli aspetti produttivi, le attività e i servizi da esse realizzati. In questo progetto di sostenibilità rientrano sicuramente anche le energie rinnovabili, ma riteniamo che la strada da percorrere per impegnarci realmente nel sostegno dell’ecosistema e nella riduzione degli impatti sia quella dei piccoli impianti di autoproduzione, peraltro già presenti in molte delle nostre aziende".