MATTEO ALFIERI
Cronaca

Pioggia, palloncini e lacrime. Lo strazio al funerale di Riccardo, morto a 15 anni: “Non ci sono parole”

Grosseto, centinaia di persone per l’ultimo saluto al ragazzo deceduto per un malore. La commozione di don Giampaolo, parroco del Cottolengo: “Non verrà dimenticato”

Il funerale di Riccardo Radiconi (Foto Aprili)

Il funerale di Riccardo Radiconi (Foto Aprili)

Grosseto, 9 marzo 2024 – Pioggia, palloncini e lacrime. L’ultimo saluto a Riccardo Radiconi –morto ieri a 15 anni stroncato da un malore mentre era in auto con la madre che era andato a prenderlo all’uscita di scuola – è stato straziante. Centinaia di persone non sono volute mancare al funerale del ragazzo, che si è tenuto alla chiesa del Cottolengo. 

Una morte che ha toccato tutti e che lascia increduli e impotenti. Don Giampaolo, parroco del Cottolengo si è commosso di fronte a quella bara bianca: “Non ci sono parole per spiegare quello che è successo e nemmeno risposte esaustive e anche la nostra fede è messa prepotentemente in gioco”.

(Foto Aprili)

Su quell’altare Riccardo aveva passato la Prima Comunione e la Cresima. “Mi ricordo il suo sorriso – ha aggiunto il parroco – e la sua voglia di vivere intensamente”. “Se oggi siete così tanti – ha chiuso la sua omelia don Giampaolo – vuol dire che Riccardo ha lasciato un segno. Che non verrà dimenticato”.

Uno strazio quando la bara ha lasciato il piazzale della chiesa mentre i genitori e la sorella di Riccardo si abbracciavano e si sostenevano l’un l’altro. Palloncini bianchi e neri sono stati fatti volare in cielo. I colori della sua squadra del cuore, la Juventus. Al funerale c’erano anche tutti i suoi compagni di squadra, l’Invicta. Squadra dove Riccardo aveva continuato a giocare fino a quando i medici gli avevano imposto di smettere.