Funghi, serve prudenza: altri 40 intossicati. “Fate controllare il raccolto”

Questo il dato, dall’inizio della raccolta ad oggi, che emerge dai territori di competenza dell’Asl Toscana sud est. I consigli dell’esperto

Esemplari di Amanita Phalloides (Foto Ansa)

Grosseto, 17 ottobre 2024 – I funghi fanno gola a tanti ma attenzione a cosa si mette in padella. In questi giorni nelle tre province di Grosseto, Siena e Arezzo si stanno verificando, molte intossicazioni conseguenza evidente che chi raccoglie funghi non ne ha una conoscenza adeguata. Da inizio fungatura sono state oltre 40 le persone che hanno mangiato funghi tossici, 15 solo nell’ultimo weekend. Insomma questi sono giorni intensi per i tecnici micologi del Dipartimento della Prevenzione a supporto dei Pronto soccorso della Asl Toscana sud est.

Non consumare gli ovuli chiusi se non si è più che sicuri, non somministrare i funghi ai bambini ed evitare di mangiare funghi non sani, Leonardo Ginanneschi, responsabile dell’ispettorato micologico dell’Asl ripete questi tre punti come un mantra. «Innanzitutto – spiega – è raccomandato di sottoporre i funghi raccolti a consulenza di esperti agli sportelli micologici del territorio, si raccomanda inoltre di non consumare ovuli chiusi che possono causare conseguenze serie. Infine si consiglia di non far mangiare funghi a bambini, anziani ei malati». La consulenza agli sportelli micologici è gratuita e in provincia di Grosseto sono sei.

A Grosseto è presente al Centro direzionale Villa Pizzetti, in viale Cimabue, ad Arcidosso al distretto sanitario in via degli Olmi, a Massa Marittima al distretto sanitario di viale Risorgimento, a Follonica lo sportello è al distretto sanitario di viale Europa, a Manciano si trova all’interno del distretto sanitario in piazza Aldi e a Orbetello nella sede del Dipartimento prevenzione in via Don Carlo Steeb. I tecnici della Prevenzione con qualifica di micologo, garantiscono il servizio di consulenza micologica ai cittadini che consiste nel riconoscimento delle specie raccolte, fornendo indicazione della loro commestibilità, oltre alle più corrette modalità di preparazione e di conservazione domestica. «È una consulenza veloce – conclude Ginanneschi – ma è importante. Il controllo risulta fondamentale al fine di prevenire le intossicazioni da funghi che si verificano puntualmente ogni anno durante la stagione. A fine attività rilasciamo una consulenza scritta dando anche informazioni sulle modalità di cottura».

Nicola Ciuffoletti