REDAZIONE GROSSETO

Gentili: "Pronti ad alzare ancor di più le barricate"

Olivotto: "Si continua a pianificare senza consultare prima i cittadini"

Gentili: "Pronti ad alzare ancor di più le barricate"

Sorpresi, ma non rassegnati. A Pitigliano i due nuovi progetti sono come fulmini in un cielo che già minaccia pioggia, ma non per questo la comunità, e prima ancora l’Amministrazione comunale pensano di fare un passo indietro rispetto a quanto fatto fino ad ora. Insomma la battaglia è solo all’inizio e se sarà opportuno l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Gentili si opporrà anche a questi due nuovi parchi eolici, con la stessa determinazione messa in campo per il progetto in località Rempillo. "Al momento non abbiamo ricevuto nulla quindi non so esprimermi nel merito – commenta Giovanni Gentili, sindaco di Pitigliano –. Ma se le anticipazioni uscite fossero reali ci sarebbe da alzare le barricate più di quanto fatto finora. Attendiamo comunque che la Regione si esprima sulle aree idonee per uscire da questa roulette russa delle autorizzazioni e sapere finalmente se possiamo considerarci definitivamente tutelati". Su questo argomento commenta anche Lorenzo Olivotto, responsabile provinciale M5S ed ex consigliere comunale pentastellato. "Questi progetti arrivano senza consultare prima i cittadini – commenta – un fatto che non fa che incrementare le perplessità. Il nostro territorio è vocato ad attività rurali e turistica. Adesso, con questi due nuovi progetti, il dialogo si allarga. Dovesse passare il primo progetto, quello di Sorgenia che ha ricevuto 500 osservazioni contrarie, credo che aprirebbe la strada ad altri progetti che sono arrivati in un secondo momento".

Poi Olivotto si esprime su questi impianti: "Sono troppo grandi per il nostro territorio – commenta – ci sono appositi strumenti, come ad esempio il Pit, e questi non fanno altro che confermare che questi impianti sono impattanti. Abbiamo degli strumenti a disposizione – prosegue Olivotto – come le osservazioni che andranno riscritte perché le aree sono differenti". Adesso per Olivotto il primo interlocutore è la Regione Toscana che secondo il Governo dovrà raggiungere nel 2030 una potenza minima di 4.250 Mw. "La palla è passata alla Regione – conclude – dobbiamo capire che intenzione ha sull’individuazione delle aree idonee e non idonee. Non possiamo lasciare il pallino del gioco alle aziende private che adoperano nell’interesse economico. Per noi deve prevalere l’interesse pubblico". N.C.