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L’incontro a Firenze sul Piano
GROSSETOEugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha parlato di "Intesa storica". Ieri il presidente ha presentato la delibera che accoglie il Piano degli investimenti di Enel Green Power Italia, titolare delle otto concessioni geotermoelettriche in scadenza sul territorio regionale e appunto ha parlato di un’intesa che ha dell’eccezionale e che per l’Amiata e la Maremma vuol dire in primo luogo tre nuove centrali geotermiche, una a Bagnore (SantaFiora) una a Monterotondo Marittimo e una a Piancastagnaio (Amiata senese). "Un lavoro collettivo – spiega Giani - che ha visto il coinvolgimento delle principali direzioni ed enti regionali e il dialogo sempre costruttivo in tutte le fasi con i comuni interessati". Il Piano potenzia la coltivazione della geotermia e, sempre secondo Giani, contribuirà al raggiungimento degli obiettivi perseguiti a livello nazionale, di autonomia energetica e di decarbonizzazione e contemporaneamente allo sviluppo sostenibile dei 16 comuni geotermici, a cui se ne potrebbero aggiungere altri. Poi il presidente ha illustrato i punti principali del Piano: "3 miliardi di investimenti tecnologici e minerari in 20 anni – commenta - che comprendono anche tre nuove centrali geotermoelettriche. Di questi 3 miliardi, 400 milioni sono per il territorio, frutto delle richieste degli amministratori, per ricadute di sostenibilità e sviluppo economico. Inoltre potenzieremo la viabilità con investimenti infrastrutturali ad hoc nelle zone interessate". Sul tavolo i più elevati standard di sicurezza ambientale in tutti gli impianti per controllare le emissioni residue. Centrale anche il risparmio per famiglie e imprese dei territori interessati legato al teleriscaldamento. Per Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso: "Si chiude un accordo che produrrà per il sistema geotermico amiatino benefici non solo di natura economica ma anche ambientale. – ha detto Marini - In Amiata, infatti, nei prossimi anni arriveranno oltre 150 milioni per progetti finalizzati allo sviluppo socio economico del territorio che aggiungendosi ai 65 milioni per la messa in sicurezza del Cipressino faranno fare il salto di qualità definitivo. Tutto questo mantenendo invariato l’impatto emissivo delle centrali seppur a fronte di un incremento di produzione". "La partecipazione del Comune di Castel del Piano alla trattativa - afferma la sindaca di Castel del Piano, Cinzia Pieraccini - consentirà una ricaduta sul piano della progettualità sociale, culturale ed economica. Il nostro Comune non è sede di impianto ma non per questo si può considerare estraneo né dal punto di vista dell’attenzione alla tutela ambientale, sulla quale è imprescindibile mantenere alta l’asticella, né dal punto di vista della ricaduta economica". Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi che in questi giorni è a Bruxelles come delegato regionale di Anci Toscana per la geotermia, e che nei mesi scorsi ha partecipato al gruppo di lavoro interistituzionale in rappresentanza dei sindaci amiatini: "I sindaci - ha detto Balocchi - hanno lavorato a serrate trattative con i vertici Enel per giungere ad un accordo che prevede un corposo pacchetto di investimenti per ambiente e sviluppo. È un’occasione irripetibile per l’Amiata. Gli investimenti previsti porteranno nuovi posti di lavoro".
Nicola Ciuffoletti