MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Gesto solenne fuori protocollo: "Entrò in casa e disse:. Questi sono i vostri figli"

Gianni Pace ricorda quando a Nomadelfia il pontefice celebrò il rito dell’affido. Anni prima a Roma aveva preso in braccio a baciato in fronte l’altra figlia.

Papa Francesco durante la cerimonia di affido dei bambini alle famiglie di Nomadelfia che volle fare personalmente

Papa Francesco durante la cerimonia di affido dei bambini alle famiglie di Nomadelfia che volle fare personalmente

Papa Francesco quando venne in visita a Nomadelfia il 10 maggio 2018 rese questa sua visita un momento indelebile sia nella forma con la sua presenza, con i suoi messaggi di fraternità, di pace, di aiuto ai più deboli, ma anche con un gesto più unico che raro: si occupò personalmente della cerimonia di affido di due ragazzi alle famiglie.

A raccontare questa storia, con grande emozione e qualche lacrima scesa per i ricordi belli vissuti è Gianni Pace, padre affidatario di Raffaele, che dopo aver lasciato la comunità di Nomadelfia adesso abita a Siena. "Il bambino era con noi già da un po’ di tempo – racconta Gianni – ma la tradizione della Comunità fondata da don Zeno prevede che ci sia poi il momento ufficiale dell’affidamento da parte di un’autorità. Era il giorno della visita di Papa Francesco e decise di fare lui questo gesto per noi molto importante. Così venne a trovare il nostro gruppo familiare e ci ’affidò’ Raffaele. Gli abbiamo offerto anche la colazione, anche i pasticcini argentini, creando un clima conviviale e fraterno. E’ stato molto emozionante. Raffaele si ricorda quel momento, è motivo di orgoglio anche avergli offerto la colazione. E’ il primo Papa che fa questo gesto. Avevo un magone che non riuscivo a dire nulla. Siamo stati 11 anni a Nomadelfia, siamo usciti da settembre 2022, ma abbiamo continuato un percorso comunitario insieme ad un’altra famiglia di Nomadelfa. I valori di questa comunità li viviamo sempre anche se siamo al di fuori. Raffaele adesso ha compiuto 18 anni ed é in Puglia con il fratello".

Poi ha raccontato un episodio avvenuto nel 2013, e l’emozione ha preso il sopravvento. "C’era il raduno delle famiglie in Vaticano – racconta – e non era previsto il giro del pontefice sulla Papa mobile, ma lo fece. Sulle transenne c’era mia figlia nata da pochi mesi tenuta in braccio da mia moglie. La bimaba si chiama Francesca. Quando il Papa è passato di fronte a noi ha fatto fermare l’auto e l’ha baciata, l’unica bambina in tutta la piazza. E’ stato un segno di una benedizione, un colpo al cuore, inaspettato. Francesca è una figlia naturale, è nata dopo qualche mese che è stato eletto. Mia moglie non ha più lavato i vestiti della piccola. Ci ha toccato la scomaprsa del Papa perché abbiamo vissuto momenti significativi. È una persona che continueremo a sentire vicina".

Maria Vittoria Gaviano