RICCARDO BRUNI
Cronaca

Gioele, imparare è un cammino. Fa il quarto anno delle superiori in viaggio fra boschi e musei

L’avventura di uno studente grossetano assieme ad altri sette ragazzi e quattro guide-insegnanti. Percorso di mille chilometri attraverso dodici regioni in 240 giorni "alla ricerca della meraviglia".

L’avventura di uno studente grossetano assieme ad altri sette ragazzi e quattro guide-insegnanti. Percorso di mille chilometri attraverso dodici regioni in 240 giorni "alla ricerca della meraviglia".

L’avventura di uno studente grossetano assieme ad altri sette ragazzi e quattro guide-insegnanti. Percorso di mille chilometri attraverso dodici regioni in 240 giorni "alla ricerca della meraviglia".

Studiare viaggiando. Chi non l’ha mai sognato? Per il grossetano Gioele Pirozzi quel sogno si è fatto realtà. E il suo quarto anno di superiori si svolgerà lungo un percorso di oltre mille chilometri, che attraversa 12 regioni in 240 giorni di scuola, da settembre a giugno. Un intero anno scolastico in cammino. Un gruppo di 12 persone, 8 studenti e 4 guide-insegnanti, al quale strada facendo si uniranno altri docenti per affrontare tutte le materie e i programmi di studio previsti. Il progetto è organizzato dalla coop CamminaMenti, main partner Aigae e Cai col sostegno di Generas Foundation, e si chiama ‘Strade maestre’.

La classe è partita da Orvieto per raggiungere la Sicilia. Dopo le vacanze di Natale, domani ripartiranno dalla Calabria, dalla quale risaliranno tutta l’Italia per arrivare a giugno a Trieste, dove si concluderà la loro esperienza. Iscritto al liceo artistico, Gioele è entusiasta di quello che sta vivendo. E come succede spesso nelle migliori storie, è iniziato tutto per caso. "Nella mia scuola mi trovavo bene – racconta – ma sentivo il bisogno di muovermi. Poi un giorno abbiamo trovato questa iniziativa su Facebook. Non la presi sul serio, in un primo momento. Però poi quando mia madre mi ha detto ‘Allora, ci vuoi andare?’ ho capito che era una possibilità concreta. Ho deciso in un giorno".

Le attività sono divise in due parti. In alcuni giorni camminano spostandosi da una tappa all’altra, in altri giorni si fermano per fare lezione. "Una delle cose più belle – racconta il grossetano – è l’immediato senso di fratellanza che ho stretto con i miei compagni di viaggio in poco tempo. Un’amicizia profonda, un legame davvero bellissimo che nasce in viaggio".

La notte si fermano in ostelli, strutture comunali o B&B. "I processi di apprendimento – spiegano gli organizzatori – ruotano attorno all’esperienza del viaggio a piedi, alla vita in comune, alla sperimentazione di stili di vita sostenibili, agli incontri con le persone lungo la strada, alle visite di città, paesi, montagne, campagne, foreste, musei, alla partecipazione a laboratori, convegni, spettacoli e altri eventi. Deviazioni e tappe impreviste fanno parte di un percorso di formazione basato sulla ricerca della meraviglia, l’avventura".

L’iniziativa è resa possibile grazie al supporto di una rete di partner, in divenire, composta da Aigae (Associazione guide ambientali escursionistiche) e Cai (Club alpino italiano), che mettono a disposizione ‘zaini di studio’ dal valore di 20mila euro, per finanziare il primo anno scolastico, e seguono il progetto con le proprie strutture nazionali e locali. Ci sono poi altri sostenitori e fornitori speciali, insieme ad associazioni e realtà locali che offrono ospitalità e organizzano attività lungo il cammino. In questi giorni Gioele è rientrato a Grosseto per le vacanze, ma è pronto per tornare alla sua scuola ‘on the road’. Ha già preparato lo zaino.