
Giorgi nelle sale del Cassero Una personale nella sua città
E’ stata inaugurata ieri e andrà avanti fino al 28 maggio la mostra personale di Paolo Giorgi allestita Paolo Giorgi nelle sale del Cassero, sulle Mura medicee.
È la seconda volta che il lavoro di Paolo Giorgi – grossetano di nascita, ma vive e lavora a Roma – approda negli spazi del Cassero. La prima fu nel 1991 quando un suo ciclo di dipinti ("Il crepuscolo delle fate"), vi fu trasferito dal Museo del Folklore di Roma. Per questa mostra l’Istituzione le Mura, all’interno del programma "Cassero in Arte", ha deciso di ordinare una panoramica del lavoro più recente di Giorgi costituito da alcune grandi tele ed altre di misura più contenuta "ma tutte pervase – spiegano gli organizzatori – da quella coerenza stilistica che distingue ormai per la critica più provveduta, tutto l’iter del lavoro del pittore. I suoi temi prediletti, gli interni con figure, come le assidue visitazioni alle nature morte apparecchiate sul suo tavolo di lavoro sono interrotte da imponenti quadri di mare, inusitati per il pittore".
Paolo Giorgi è stato invitato a tre edizioni della Quadriennale (1986, 1999 e 2005) e nel 2011 Corrado Augias, Gianni Letta e Vittorio Sgarbi, lo invitano alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Nello stesso anno una sua mostra è ordinata nella sede romana del Credit Suisse. Collettive a tema, sulle ricorrenze biografiche di Giorgio Morandi, Vilhelm Hammershoi, Armando Trovajoli e Mary Shelley, tenutesi nellhotel Art di Roma tra il 2015 e il 2018, lo annoverano tra gli invitati. Nel 2017 è ordinata nella Sala delle Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, la mostra del suo ciclo di dipinti dedicati al melologo di Richard Strauss, Enoch Arden.