Ancora proteste dagli attivisti animalisti per le uccisioni dei mufloni che anche in questi giorni si stanno verificando sul territorio deall’Isola del Giglio. A intervenire nuovamente sono gli esponenti dell’associazione animalista "Guardiani dei mufloni".
"Un’operazione di sterminio senza precedenti – dicono gli infatti gli animalisti "Guardiani dei mufloni", di cui si fa portavoce Piero Liberati –. Sull’isola infatti alcuni cacciatori di selezione, coadiuvati da un dispiegamento di forze dell’ordine senza precedenti, stanno sparando sui pochi esemplari rimasti di questa specie protetta. Le uccisioni, al momento, stanno avvenendo all’interno di una proprietà privata, sfruttando le modifiche alla legge 15792, che consentono di uccidere la fauna selvatica in qualsiasi momento e luogo. Un’azione crudele e ingiustificata, che mette a rischio il patrimonio naturale e la biodiversità dell’Isola del Giglio".
I "Guardiani dei Mufloni", un coordinamento che comprende attiviste, volontari, organizzazioni internazionali e associazioni nazionali che da più di tre anni si occupano della protezione dei mufloni sull’isola, chiedono che "l’operazione di eradicazione sia immediatamente sospesa". "Se gli attivisti pensano che stiamo facendo qualcosa di illegale devono attivare la magistratura – replica il presidente dell’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri (nella foto) –. Non c’è nulla di nuovo. Anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin spiega che è tutto regolare e che si tratta di una specie cacciabile, il tutto in linea con il quadro normativo nazionale".