Sul fronte del "No" agli impianti industriali in Maremma si schiera anche il Gruppo d’Intervento Giuridico che ha inoltrato un nuovo atto di intervento nell’ambito del procedimento di Valutazione d’impatto ambientale relativo al progetto di centrale agrivoltaica con centrale di accumulo in località Campigliola, nel comune di Manciano. "Essere a favore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili – dicono i responsabili del Gric – non vuol dire avere ottusi paraocchi, non vuol dire aver versato il cervello all’ammasso della vulgata dell’ambientalismo politicamente corretto". E secondo loro, così facendo "la Maremma rischia di diventare una banale zona industriale".
Poi prendendo in prestito alcune considerazioni della Soprintendenza speciale per il Pnrr, i rappresentanti del GriG ribadiscono che "è in atto una complessiva azione per la realizzazione di nuovi impianti da fonte rinnovabile tanto da prefigurarsi la sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica oltre il fabbisogno previsto a livello nazionale".
Questo rischio, secondo il Gric, lo corre anche la Maremma. "Si tratta di un’overdose di energia potenziale che non potrebbe esser nemmeno esser consumata. Significa – spiegano – energia che dovrà esser pagata dal gestore unico della Rete e cioè soldi che usciranno dalle tasse dei contribuenti". Dopo aver denunciato un mondo green con molte ombre, i rappresentanti del GrgG ribadiscono che "dopo aver definito il quantitativo di energia elettrica realmente necessario a livello nazionale, sarebbe cosa ben diversa se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica". Il GriG in questi mesi più volte ha fornito al Consiglio regionale e ai vertici politico amministrativi della Toscana considerazioni e proposte che puntano all’utilizzo delle aree già compromesse e delle coperture di edifici industriali, commerciali, residenziali per il posizionamento di pannelli fotovoltaici.
Nicola Ciuffoletti