REDAZIONE GROSSETO

Gli impianti della discordia. L’assessore Monni sulla legge: "Comuni chiamati a decidere"

Rinnovabili, ieri l’incontro a palazzo Aldobrandeschi sul nuovo progetto di legge della Regione "Iter per bloccare le speculazioni". Limatola: "Faremo la nostra parte per raggiungere i risultati".

Rinnovabili, ieri l’incontro a palazzo Aldobrandeschi sul nuovo progetto di legge della Regione "Iter per bloccare le speculazioni". Limatola: "Faremo la nostra parte per raggiungere i risultati".

Rinnovabili, ieri l’incontro a palazzo Aldobrandeschi sul nuovo progetto di legge della Regione "Iter per bloccare le speculazioni". Limatola: "Faremo la nostra parte per raggiungere i risultati".

GROSSETOUn incontro sulle rinnovabili della discordia. Per cercare un punto d’incontro e tracciare una linea comune, ieri è arrivata in città l’assessore alla Transizione ecologica e Sviluppo sostenibile della Regione Toscana, Monia Monni, che ha incontrato i rappresentanti istituzionali del territorio. Un momento di confronto, organizzato dal presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola, nella sala Pegaso di palazzo Aldobrandeschi. L’assessore Monni ha spiegato le procedure individuate dal progetto di legge regionale 291, che riguarda l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, a livello comunale, in merito all’intenso percorso di confronto tra le istituzioni locali, avviato dalla Regione. "Chiamiamo i Comuni a decidere dove fare gli impianti, dunque ad una maggiore responsabilità – ha afferma l’assessore regionale – Questa è la novità. Sarà un’opportunità per tenere tutti dentro al processo di transizione, contenendo o eliminando i fenomeni speculativi. Dobbiamo ancora migliorare questa proposta di legge. Abbiamo considerato il parametro nella ripartizione degli obiettivi per province, poi con i Comuni chiamando corresponsabilità che consente di non concentrare tutto nei territori vocati, dove possono insorgere fenomeni speculativi. Questo sarà un parametro correttivo sulla norma. Già questo territorio produce grazie alla geotermia grandi quantità di energia rinnovabile, maggiore rispetto ad altri territori, però la provincia non è interessata da grande occupazione territoriale perché non c’è molta distanza tra le percentuali di territori investiti da questa possibilità nella provincia di Grosseto, piuttosto che a Firenze". "E’ stato un incontro costruttivo con la Regione in merito alla legge per l’individuazione delle aree idonee o non idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili - ha sottolineato il presidente Limatola - Credo che noi dobbiamo contribuire al target che la Regione ha di raggiungere entro il 2030 4,25 Giga in più rispetto al dato attuale e tuttavia dobbiamo contemperare l’esigenza di attuare la necessaria transizione energetica, tutelando le peculiarità del territorio ed evitando fenomeni speculativi che in questi momenti ci sono da parte di società che vengono nei nostri territori e che vogliono impiantare l’eolico. Ad oggi c’è questa norma prova a dare un freno in tal senso. Come Provincia insieme a tutti i Comuni lavoreremo insieme per porre fine a fenomeni speculativi". Maria Vittoria Gaviano