GROSSETOScena muta sulle gravissime accuse che lo riguardano. Ieri, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Carmine Battiloro, il pitiglianese di 23 anni arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulle violenze in una casa di riposo per anziani a Latera, ha deciso di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari. Fondamentali per l’esito delle investigazioni dei carabinieri della Compagnia di Montefiascone e del Nas di Viterbo, le microtelecamere piazzate dagli inquirenti nella casa di riposo che hanno filmato l’orrore a cui i degenti erano sottoposti. E sono emersi dettagli inquietanti relativamente al trattamento che gli indagati avrebbero riservato alle 21 vittime.
La frasi choc. "Sei una matta scoppiata, sei un sarcofago, un morto che cammina. Non servi a un c… sei inutile alla società". Oppure ancora a un anziano legato al letto "Morirai, di sporco, morirai prima o poi, spero presto per te". Uno degli indagati come già detto avrebbe maltrattato un’anziana, afferrandola bruscamente, tappandole più volte la bocca per non farla urlare. Insieme a Battiloro sono finiti in carcere Marinela Ciasar, 52enne di Marta, e Mirko Tosi, 36enne di Tuscania. E sembra che sia proprio all’indirizzo di Tosi l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una delle anziane ospiti della Rsa. La donna sarebbe stata legata al letto, impossibilità a muoversi e poi abusata sessualmente. Al momento i tre operatori sottoposti a custodia cautelare restano dietro le sbarre. Altri tre operatori sono invece stati sospesi. Nessun provvedimento al momento nei confronti del titolare della struttura.