"Il freddo sta arrivando ora e già scattano i saldi". Torna prepotente, in una stagione dal clima particolarmente mite, il tema del rinvio dei saldi. Da tempo Confesercenti chiede infatti che vengano posticipati alla vera fine stagione.
"Ci fa piacere che in tanti aspettino ancora i saldi per fare acquisti – afferma Francesca Verdi presidente provinciale Fismo Confesercenti –, e ci fa piacere che in molti tornino a fare acquisti nei negozi, come avvenuto per Natale. Significa che si torna a puntare sulla qualità, sull’oggetto durevole nel tempo. Ma se in troppi attendono gli sconti per fare acquisti necessari, significa che la situazione economica delle famiglie non è eccezionale. Che si attenda questo momento per fare acquisti necessari è allarmante. Per questo auspichiamo un’inversione di marcia: speriamo che possano restare più soldi in tasca alle famiglie così da fare acquisti quando hanno bisogno, e ai saldi comprare l’oggetto in più, lo sfizio".
Una riflessione sulle percentuali di sconto la fa invece Riccardo Colasanti presidente provinciale Assoterziario Confesercenti. "Sto facendo ora la vetrine per i saldi – afferma – e per il primo anno farò sconti anche del 50%. Rispetto al passato oggi la scontistica deve essere aumentata perché è questo che la gente si aspetta. Il cliente non si accontenta più del 20%, lo considera troppo basso. Se un’attività commerciale di rilievo, con marchi importanti, propone una scontistica troppo bassa i saldi diventano inutili. Invece gli sconti devono essere visti come un momento promozionale, e un modo per abbassare le spese di magazzino. Il commerciante deve essere bravo in fase di acquisto, oltre che di vendita. Questo è il momento in cui i professionisti resteranno a galla, mentre gli improvvisati, figli delle liberalizzazioni, subiranno un calo di fatturato. Purtroppo spesso manca una cultura del commercio e capire i cambiamenti è parte di questa cultura"