MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Grosseto, la Grande Alleanza Democratica: "In piazza contro il fascismo nei giorni del raduno di Casapound"

Dal 5 all’8 settembre, l’Anpi, i partiti di centrosinistra e sindacati organizzano un "contro evento"

Grande Alleanza Democratica: "In piazza contro il fascismo"

Gli organizzatori dell’evento che si terrà a Grosseto dal 5 all’8 settembre

Grosseto, 10 agosto 2024 – "Quella di Casapound non è una festa, ma un raduno di carattere fascista perché loro stessi si definiscono così".

Luciano Calì, presidente provinciale dell’Anpi, chiarisce subito lo spirito con il quale ha accolto la notizia dell’appuntamento in programma a Grosseto dal 5 all’8 settembre che, benché non sia una novità – considerato che anche negli anni precedenti questo evento nazionale si è svolto nella nostra città –, continua a far discutere.

Quest’anno, però, c’è una novità: negli stessi giorni la Grande Alleanza Democratica e Antifascista organizzerà anch’essa un evento che culminerà nell’appuntamento dell’8 settembre in piazza Dante con interventi e dibattiti.

Il programma dettagliato è in via di definizione, ma la conferma della presenza è già arrivata da Agnese Pini, direttrice Quotidiano Nazionale, dagli storici Mauro Canali e Davide Conti e adl giornalista de La Stampa Andrea Joly, vittima nello scorso mese di luglio a Torino di un’aggressione da parte di alcuni militanti di CasaPound.

L’iniziativa è stata presentata ieri con una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche (con un collegamento da remoto) Laura Boldrini (Pd), ex presidente della Camera, Riccardo Ricciardi, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle, ed Elisabetta Piccolotti, parlamentare di Sinistra Italiana del gruppo Alleanza Verdi Sinistra.

"Riteniamo inconciliabile l’idea che la ripetuta presenza di CasaPound nel territorio maremmano – dice Calì –, terra di innumerevoli drammi vissuti dalla popolazione civile a causa dell’oppressione nazifascista, possa passare sotto silenzio e divenire in qualche modo accettabile perché connotata come ’festa privata’".

"Si tratta – dice la segreteria generale della Cgil Monica Pagni – di una festa indetta in un clima di indifferenza. C’è bisogno che il territorio ricordi che lo strumento della violenza politica di riconduce al fascismo, non è accettabile".