NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

"GranTerre. C’è un progetto ben definito"

Le dichiarazioni di Federico Capponi, segretario regionale Uil e Uila, sulla cassa integrazione di una parte dei lavoratori dello...

Le dichiarazioni di Federico Capponi, segretario regionale Uil e Uila, sulla cassa integrazione di una parte dei lavoratori dello...

Le dichiarazioni di Federico Capponi, segretario regionale Uil e Uila, sulla cassa integrazione di una parte dei lavoratori dello...

Le dichiarazioni di Federico Capponi, segretario regionale Uil e Uila, sulla cassa integrazione di una parte dei lavoratori dello stabilimento GranTerre di Bagnore dove si producono "I Teneroni" ha suscitato la reazione di Cgil e Cisl. Antonella Biondi (nella foto) e Paolo Rossi, rispettivamente segretari provinciali di Fai Cisl e Flai Cgil, aggiungono al dibattito due importanti novità. Intanto che la cassa integrazione varrà per 15 lavoratori e che anche gli interinali verranno tutelati. "Il segretario regionale di Uil non conosce bene gli sviluppi della questione perché il suo sindacato non ha Rsu elette in azienda, di conseguenza, non partecipa ai coordinamenti nazionali del gruppo. Per questi motivi non può conoscere nei dettagli gli scopi del sostanzioso progetto che il gruppo GranTerre sta consolidando nello stabilimento di Bagnore – spiegano Biondi e Rossi – investimento che vede impegnate risorse per circa otto milioni di euro, per una crescita occupazionale in un territorio che rappresenta molte criticità e che tutela tutti i posti di lavoro compresi gli interinali, per i quali abbiamo già sottoscritto un accordo con l’azienda a tutela dei posti di lavoro futuri. La cassa integrazione riguarderà al massimo 15 dipendenti e sarà applicata a rotazione e senza perdita di salario, per dare gambe al progetto e consolidare ulteriormente lo stabilimento Amiata per un futuro che dia certezze e crescita occupazionale. Nella responsabilità che ci compete come segretari provinciali e, soprattutto nel rispetto dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro famiglie, auspichiamo la massima responsabilità e il buon senso da parte di tutti, senza strumentalizzare le situazioni che non fanno bene a nessuno soprattutto quando, come detto, non si conoscono le dinamiche".