Grosseto, è morto Zeno Aluigi: rifiutò di combattere per Hitler e fu internato

Era uno dei tanti giovani che, trovandosi all’estero dopo l’8 settembre del 1943, si rifiutò di passare coi tedeschi e per questo fu chiuso in un lager

Zeno Aluigi in un frame del documentario a lui dedicato

Zeno Aluigi in un frame del documentario a lui dedicato

Cingiano (Grosseto), 10 gennaio 2024 – Era uno dei tanti giovani che, trovandosi all’estero dopo l’8 settembre del 1943, si rifiutò di passare coi tedeschi e per questo fu catturato e internato in un lager. Zeno Aluigi è morto alla soglia dei 100 anni, traguardo che avrebbe raggiunto tra pochi giorni. E’ stato uno dei cosiddetti 'schiavi di Hitler', i prigionieri messi ai lavori forzati.

A guerra finita, dopo un calvario, tornò a casa a piedi e con mezzi di fortuna. Il Comune di Cinigiano, qualche tempo fa insieme all'Istituto Storico della Resistenza di Grosseto, dedicò a lui e ai cinque compagni del luogo che si trovavano insieme, un documentario intitolato 'Fu la loro scelta’. Erano cinque i ragazzi di leva nati dei paesini di Cinigiano, Poggi del Sasso e Monticello, in piena Maremma, che dissero ‘no’ al sopruso dei nazisti.

"Ho scelto l'immagine, in cui sorride nel documentario, per ricordarlo - rende noto il sindaco Romina Sani - Quell'immagine cattura il sollievo nel suo racconto della Liberazione, quando nel viaggio di ritorno in Italia, dopo un lungo periodo di prigionia e lavori forzati, passando per il Brennero, su un treno per Bologna e poi Grosseto, arrivato da qualche giorno a Grosseto da un suo zio trovò finalmente il mezzo per raggiungere la sua famiglia a Castiglioncello Bandini”, una località rurale.

Zeno Aluigi è stato sempre presente nei momenti istituzionali commemorativi del 4 novembre e del 25 aprile, fino a pochi anni fa ha ricoperto la carica di presidente dell'associazione Combattenti e Reduci di Cinigiano.