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Grosseto tra le più "care" Aumenti a famiglia di 1.713 euro Festelli: "Tariffe troppo elevate"

L’Istat ha reso noti i dati dell’inflazione: il capoluogo maremmano al terzo posto per i rincari "Valori più alti della media Toscana anche perchè mancano le infrastrutture".

Grosseto tra le più "care" Aumenti a famiglia di 1.713 euro Festelli: "Tariffe troppo elevate"

Un aumento medio, per famiglia, di 1.713 euro annui. E’ Grosseto, che conquista il podio come una delle città "più care" d’Italia. Un problema questo che tocca da vicino davvero tutti. Molte le persone che raccontano gli aumenti sia per fare la spesa ma anche nella vita quotidiana. Il risultato? Contrazione delle spese ed economia che non gira. L’Istat ha reso noti i dati territoriali dell’inflazione di giugno, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti. In testa alla graduatoria, Genova dove l’inflazione tendenziale più alta d’Italia, pari a +8,5%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 1.853 euro per una famiglia media. Medaglia d’argento per Firenze, la quarta inflazione più elevata del paese, +7,6% su giugno 2022, e un incremento di spesa pari a 1.772 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio, come detto, c’è Grosseto che, pur avendo la stessa inflazione di Firenze, +7,6% ha una spesa supplementare pari a 1713 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Milano, +6,3% e una stangata pari a 1710 euro. "Riservandoci un’analisi più approfondita di questi dati che sono stati pubblicati proprio in questi giorni – inizia Marco Festelli, presidente nazionale di Grosseto di Confconsumatori – in particolare con riferimento alle singole voci prese in esame per l’elaborazione delle statistiche, già sappiamo che il territorio di Grosseto fa registrare valori più alti della media toscana e anche del resto d’Italia per quanto riguarda alcuni generi alimentari e alcuni servizi, così come per certe tariffe". Festelli spiega meglio quei prezzi che sono schizzati alle stelle con l’arrivo dell’estate anche se alcuni prezzi erano lievitati già da gennaio scorso. "Ad esempio – aggiunge – le tariffe idriche sono più elevate rispetto al resto della Toscana e d’Italia: questo accade per ragioni morfologiche legate alla rete, cioè il basso numero di abitanti rispetto all’ampiezza del territorio provinciale". Poi Festelli chiude: "Per il resto, pesa anche la cronica questione infrastrutturale: la filiera dei trasporti è più costosa a causa dell’assenza di efficienti reti autostradali e ferroviarie al servizio del territorio. Un problema ormai cronico che si riflette anche in molti altri aspetti della vita comune di ognuno di noi, e questo va ad influire inevitabilmente sul costo del prodotto venduto al dettaglio al consumatore finale".