
Nonostante il clima di confusione che sta avvolgendo il Grosseto, il presidente Salvatore Guida tira dritto per la sua strada. "Non solo non vendo la società – afferma – ma non mollo di un metro la mia posizione. Stiamo cercando di rinforzare l’attuale rosa da un lato e di alleggerirla dall’altro, per cercare di arrivare al mercato di dicembre con il minor danno possibile. Intanto ho chiesto ai ragazzi di conquistare i tre punti a Ponsacco anche se sono consapevole delle difficoltà". E come promesso sia dal presidente Salvatore Guida e dal responsabile dell’area tecnica, Claudio Anellucci, da ieri sono a disposizione del tecnico Andrea Liguori due nuovi giocatori in prova. Si tratta di due giovani francesi con esperienze in campionati esteri. Si tratta del centrocampista Jualian Carrè (2001) e dell’attaccante Juan Kabalo (2002). Questi due giocatori si vanno ad aggiungere agli altri tre giocatori della "gestione Guida" che non sono stati presentati, e due dei quali, sono stati messi già in lista nella gara contro il Città di Castello: si tratta di Manuel Fioravanti e dell’armeno David Mirzojan il quale è stato utilizzato proprio nel match contro la squadra umbra. Il terzo è Gil De Oliveira. In settimana, inoltre, nonostante le difficoltà oggettive che sta vivendo l’Us Grosseto è previsto l’arrivo di altri giocatori. E dell’attuale situazione in casa del Grifone abbiamo chiesto un parere all’ex presidente Mario Ceri attuale socio di minoranza della società biancorossa. "Ho parlato con Guida, ma al momento non esprimo alcun parere in attesa degli sviluppi degli eventi". A proposito delle voci sulle "cordate locali", escono sempre fuori tempo, sempre anonime, forse, destinate a creare caos e confusione tra gli sportivi. A questo proposito ricordiamo che l’unica presa di posizione chiara, nei giorni scorsi, è stata quella di Giovanni Lamioni il quale ha formalizzato, a suo tempo, al commercialista del presidente Di Matteo il proprio interesse per proseguire nella trattativa per la cessione della società, richiesta che, però, non ha avuto alcun riscontro. A Grosseto una cordata locale, che veniva da lontano ed era affidabile c’è stata. Era quella della famiglia Ceri con il "calcio a modo nostro" la quale anche su input del Comune aveva accettato l’impegno di portare avanti il nome dell’Us Grosseto 1912. Quando sono venute alla luce difficoltà nel portare avanti questa esperienza, però, nessun imprenditore locale si à fatto avanti per aiutare la famiglia Ceri e continuare il discorso "locale", quello della "grossetanità" per "non far diventare la Maremma terra di conquista". Ora il presidente Guida ha detto che non vende la società: se ci sono proposte serie "locali" è il momento che vengano fuori.
Paolo Pighini