
L’associazione ’Grig’ contesta i progetti presentati. "In totale sono previste 65 torri in zone di pregio"
La Maremma e la Tuscia rischiano di diventare "banali" zone industriali e tanti saluti all’ambiente, territorio e natura. La denuncia arriva dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (Grig), intervenuta con specifici atti di ’osservazioni’ in ogni procedimento di valutazione d’impatto ambientale (Via) relativo a progetti di impianti eolici sul territorio maremmano. La situazione su questo tema cambia continuamente, nuovi progetti vengono presentati, pochi (al momento) vengono stoppati: insomma tenere la situazione sotto controllo è molto difficile, spesso anche gli amministratori non hanno il polso della situazione perché molti progetti vengono presentati in silenzio. A fare il punto è il Gruppo d’Intervento Giuridico.
"Solo nella fascia di confine fra Toscana e Lazio – spiegano gli esponenti dell’associazione – almeno un mega-progetto di centrale agrivoltaica, sei progetti di centrali eoliche per complessive 65 torri eoliche, in una zona ricca di emergenze ambientali, archeologiche e storico-culturali, nonché di grande richiamo turistico. Sul settore turistico l’industrializzazione a fini energetici della Maremma avrebbe effetti semplicemente disastrosi, se ancora qualcuno non l’avesse capito".
L’associazione sta seguendo da vicino tutti i progetti che riguardano la provincia di Grosseto, ad esempio si sono mossi con osservazioni contrarie al ’Parco eolico Pitigliano’, contro la ’centrale eolica – Rempillo’ e contrati a ’Energia Sorano’. Osservazioni sono state mosse anche contro il progetto di centrale agrivoltaica proposto dalla società milanese Edpr Centro Italia Pv Srl in località Campigliola, nella Maremma grossetana (comune di Manciano), al confine con il Lazio.
"Tante realtà locali si battono strenuamente per la difesa del loro territorio. Per esempio – concludono dall’associazione – il comitato di Magliano ha avviato una petizione popolare contro la realizzazione della centrale eolica ’Parco eolico di Magliano’ con 13 torri eoliche altre 200 metri e potenza complessiva di 72,8 Mw, mentre ci sono imprese agricole che non si arrendono e coltivano girasoli e grano al posto di pannelli fotovoltaici".
Nonostante tutto, verrebbe dire, c’è chi crede nel futuro di questa terra.Nicola Ciuffoletti