REDAZIONE GROSSETO

I mal di pancia nel Golfo: "Pd, la tragedia politica"

Ottaviani (FdI) commenta l’uscita di Manni dal gruppo consiliare Dem "La sinistra al suo interno non tollera chi la pensa diversamente".

Agostino Ottaviani

Agostino Ottaviani

"Con l’uscita da parte di Giacomo Manni dal gruppo consiliare del Pd, possiamo affermare senza ombra di dubbio di aver assistito all’ultimo atto di una tragedia politica annunciata che purtroppo coinvolge anche moltissimi cittadini follonichesi". A dirlo è Agostino Ottaviani, presidente del circolo Fratelli d’Italia Follonica e componente del direttivo provinciale.

"Il chiamarsi fuori da parte di Manni dal Pd – prosegue Ottaviani – non può che essere il requiem di quel modo di fare politica che ha da sempre contraddistinto il centrosinistra: l’autoreferenzialità, la prevaricazione e l’astio incondizionato verso chi la pensa diversamente dai ’dinosauri’ della politica, che hanno sempre fatto il buono ed il cattivo tempo in quel partito, lasciando molto spesso una scia di caduti durante il loro percorso. La vecchia classe politica del Pd, a forza di cercare il ’nemico’ interno senza mai guardarsi allo specchio, pian piano si auto epurerà da sola. Manni, infatti, dopo aver dato un iniziale appoggio a Ricciuti, sembrerebbe essersi macchiato di lesa maestà ai danni dei vecchi ’soloni’ della politica follonichese. Da lì in poi, il Pd non ha fatto altro che accompagnare Manni lentamente alla porta: prima escludendolo da capogruppo Pd in consiglio comunale e mettendoci addirittura Andrea Pecorini, che era si candidato sindaco ma che era rappresentante anche di strana creatura politica sfociata nella lista civica ’Andrea Pecorini Sindaco’ presieduta non da lui stesso, ma dal consigliere Betti. In secondo luogo, ed ecco l’ultimo schiaffo politico, con l’elezione di Iannitelli a capo della segreteria Dem".

"Iannitelli – prosegue Ottaviani – sulla stampa liquida l’uscita di Manni dicendo che ai cittadini in questo momento interessa altro, lasciando trasparire quella poca voglia di collaborazione che sicuramente, a parer nostro, ha spinto il consigliere Manni a uscire dal loro gruppo. Insomma, un partito, quello dei Dem, in balìa della vecchia classe dirigente che si sta lentamente avvitando su se stesso eliminando, a nostro avviso, ogni forma di dissenso interno. Questa crisi interna al Pd serva di monito ai cittadini follonichesi per tirare le somme della politica locale: per mesi interi il Pd ci accusava di essere deboli, autoritari, e divisi al nostro interno. Noi non lo eravamo e non lo siamo. Loro, dopo questa ennesima uscita, decisamente sì".