
Al sindaco di Manciano, Mirco Morini il telefono è squillato alle prime luci dell’alba, una voce al di là della cornetta ha tuonato: "C’è il parcheggio delle Cascatelle occupato da camper e furgoni". Da quel momento è stato un susseguirsi di segnalazioni da parte di cittadini, autorità e turisti. I partecipanti al Rave nella giornata di ieri hanno abbandonato il lago di Mezzano si sono sparpagliati nei dintorni, da Magliano a Pitigliano, da Saturnia e Manciano fino alla Costa. Il parcheggio adibito ai turisti che si recano alle Cascatelle di Saturnia era stato occupato da circa 40 camper e sono stati in molti a non aver rinunciato a un bagno nelle acque termali. Fortunatamente già nelle prime ore del giorno, grazie a un intervento dei carabinieri locali e della polizia municipale, gli occupanti sono stati invitati a lasciare l’area di sosta adibita alle sole automobili. "Siamo preoccupati per le ripercussioni che questa situazione può avere sui turisti che si trovano in questi territori. – commenta Valeria Bruni, assessore al turismo nel comune di Manciano –. La strada principale che collega Manciano a Pitigliano è stata praticamente bloccata per ore per il grande traffico. È servito un forte dispiegamento di forze per far defluire il traffico".
Momenti difficili dove in sindaco di Manciano non ha mai smesso di sentirsi con le forze dell’ordine. "Praticamente ho passato una giornata intera in continuo contatto con le forze dell’ordine – racconta il sindaco di Manciano – ogni mezz’ora si decideva cosa fare".
Disagi alla viabilità si sono creati anche nei territori di Sorano e Pitigliano. Criticità all’altezza della rotatoria della Madonna delle Grazie e in località La Rotta. Qui a supporto delle forze dell’ordine sono intervenuti anche in sindaci Giovanni Gentili e Pierandrea Vanni. Arrivati ai due principali incroci del territorio, i due sindaci hanno indirizzato i mezzi pesanti che abbandonavano la grande festa illegale verso le grandi vie di comunicazione, in particolare l’Aurelia. Sempre nel comune di Sorano, un gruppetto di ragazzi invece ha trovato ristoro in un altro terreno privato, alle porte di un’azienda agricola, sempre di proprietà di Piero Camilli.
È servito l’intervento della polizia e di Camilli stesso per invitare i ragazzi ad abbandonare l’area. Altri ancora, dirigendosi verso San Martino sul Fiora, non hanno rinunciato a un bagno nelle acque del fiume. Una lunga fila di mezzi ha occupato per ore la strada che conduce al mare. Molti hanno trovato qualche ora di relax nelle piazzole di sosta, altri hanno approfittato per rifocillarsi.
Nicola Ciuffoletti