L’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo hotel di lusso al posto della ex Cirio va avanti e la società sta lavorando per l’ottenimento del permesso a costruire. Ci sarà dunque da aspettare ancora qualche anno per vedere l’inaugurazione della struttura ricettiva al posto dell’ex fabbrica dimessa dagli anni ’80 sullo specchio acqueo di Porto Ercole. Miramis Hospitality, il nuovo brand che ha all’interno le proprietà del gruppo Erqole, annuncia però sui propri canali social alcune novità che riguardano l’hotel di prossima costruzione.
"La rinascita della storica fabbrica Cirio di Porto Ercole si trasforma in un nuovo audace capitolo dell’ospitalità toscana – spiegano da Miramis –. Progettato dal rinomato architetto Marco Casamonti, questo resort con centro benessere e destinazione culinaria fonderanno il design contemporaneo con il fascino senza tempo delle sue radici industriali. Con giardini verdeggianti, una piscina sul tetto con vista panoramica, un ristorante che mostrerà le tradizioni culinarie locali e un centro benessere tra i più ambiziosi in Italia, il tutto incorniciato dallo splendido sfondo del porto di Porto Ercole". Mentre il gruppo è impegnato nei suoi piani di sviluppo sul territorio, è stato recentemente annunciato il nuovo brand Miramis, ampliando la proposta della società svedese Qarlbo Ab della famiglia Jonsson, con Qarlbo Hospitality ed Erqole che sono le società di proprietà e gestione sotto le quali il marchio opera, guidato da Flavio Bucciarelli, Ad di Qarlbo Hospitality, e Stefano Cuoco, Ad di Erqole.
Miramis include già le proprietà situate a breve distanza l’una dall’altra: l’Hotel La Roqqa e l’Isolotto Beach Club a Porto Ercole, entrambi inaugurati nel 2023, insieme all’Hotel Torre di Cala Piccola a Porto Santo Stefano e alla Fattoria La Capitana a Magliano, che saranno anch’esse oggetto di importanti ristrutturazioni.
Adesso, nell’ambito dei progetti di rigenerazione urbana, è prevista la realizzazione di una nuova struttura alberghiera nell’area dell’ex fabbrica Cirio a Porto Ercole. "Ciò che è iniziato con la trasformazione di una fabbrica di sardine abbandonata – dicono – si è trasformato in una collezione di proprietà uniche, ognuna riflette il nostro impegno per il patrimonio locale, le persone e l’ambiente".
Andrea Capitani