REDAZIONE GROSSETO

I turisti arrivano in bicicletta. Ma il parcheggio è da rivedere

A Massa Marittima, una folla di ciclisti invade piazza del Duomo, causando disagi e proteste. Il parcheggio selvaggio delle bici crea tensioni con i residenti e i corrieri. Le lamentele si diffondono online, evidenziando la mancanza di controllo sul comportamento dei ciclisti.

Un’immagine della sosta delle biciclette arrivate in piazza nel weekend Alcune di queste ostacolavano l’accesso in Comune

Un’immagine della sosta delle biciclette arrivate in piazza nel weekend Alcune di queste ostacolavano l’accesso in Comune

Marea di biciclette inonda piazza del Duomo e arrivano le lamentele. Un numeroso gruppo di amanti della bike, si parla di quasi un centinaio, è arrivato in piazza provenendo, fra l’altro, in senso contrario e quindi con pericolo per la circolazione, seppur ridotta, e per i passanti. Piombati in piazza problema per i cicloamatori: dove parcheggiare? No problem: sul selciato in mezzo al vasto spazio circondato da scenografici monumenti e poi via tutti a scattare foto ed una capatina nella Basilica. Parcheggio delle bici che ha scatenato la protesta della gente che si trovava in zona anche perché rendeva difficile l’accesso al Municipio. Nonostante gli inviti a spostare le bici, la situazione è rimasta invariata fino a quando il gruppo non ha concluso il giro turistico.

E sul web , accompagnate da foto, sono esplose le proteste dei massetani che chiamano in causa anche che dovrebbe vigiliare sul corretto comportamento. Per la verità ci sono anche espressioni di sostegno ad una "invasione" a due ruote che però, guardando i commenti, non sono la maggioranza.

Fra l’altro i corrieri che dispongono di uno spicchio ridotto di tempo per rifornire i negozi, si sono trovati in difficoltà nel passaggio in piazza e questo estemporaneo parcheggio porta problemi a chi – appunto – non è lì per divertimento ma per lavorare. La vicenda della sosta selvaggia davanti al Municipio oppure al Palazzo del Podestà delle bici non è nuova, ma un’occupazione di così elevato grado, e senza che nessuno intervenisse per porre uno stop, non si era ancora mai verificata.

Roberto Pieralli