REDAZIONE GROSSETO

Il bosco è terapeutico. Merito dei faggi

Trascorrere del tempo in mezzo a questi alberi può avere effetti benefici sulla salute. Oggi gli esperti spiegano perché

Nella suggestiva cornice della Cascata d’Acqua Alto, in località Le Piane, ad Arcidosso, oggi alle 17.30 si svolgerà l’incontro dal titolo "Terapia forestale, il bosco che cura", organizzato dal Cai e Cnr in collaborazione con il Comune.

"Gli effetti benefici sulla salute che derivano dall’esposizione agli ambienti forestali sono noti da decenni – dicono gli organizzatori –, tanto che in alcuni Paesi la terapia forestale ha un ruolo riconosciuto nella prevenzione medica, con risultati in termini psico-fisiologici confermati da una crescente produzione scientifica. La terapia forestale si inscrive oggi a pieno titolo tra i tanti e preziosi servizi ecosistemici offerti dalle foreste, che saranno affrontati durante l’incontro. L’immersione in foresta produce effetti diretti e misurabili con un’azione ad ampio spettro che investe la sfera psicologica, neurologica, cardiocircolatoria e immunitaria. I tanti stimoli presenti nella foresta agiscono in modo sinergico, e sono mediati da tutti i sensi umani – dalla vista all’udito, dal tatto al gusto e all’olfatto. Il tema diventa ancor più attuale rispetto alla pandemia da Covid visto che è stato recentemente proposto un ulteriore ruolo attivo e benefico delle foreste nel contenimento della diffusione dell’infezione e soprattutto della relativa letalità. In particolare questi effetti rimanderebbero all’emissione in atmosfera da parte delle piante e del suolo forestale, e conseguente inalazione, di composti organici volatili biogenici, in particolare alcuni terpeni dotati di attività antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulanti e benefiche sul piano psicologico e cognitivo".

Questi argomenti saranno affrontati dalla dottoressa Alessandra Signorini del Dipartimento Oncologico Asl Toscana Sud Est e dal dottor Massimo Vegni, direttore della Scuola regionale di escursionismo Toscana del Club Alpino Italiano.

"Non tutte le foreste e boschi apportano gli stessi benefici – dice però Vegni –, dipende molto dalla varietà arboree presenti. Nella fattispecie l’Amiata rappresenta uno dei luoghi ideali dove sviluppare questa disciplina poiché è stato dimostrato come i faggi siano tra gli alberi più salutari per questo tipo di terapia". Per il sindaco Jacopo Marini "i temi affrontati in questo incontro potrebbero aprire nuove prospettive per la nostra montagna e mettere la basi per quella ripresa verde tanto auspicata che superi la logica del turismo di massa, che non ci appartiene, puntando sempre più, invece, anche sul quel turismo della salute che proprio in questo momento storico diventa trainante per un nuovo stile di vita".