Orbetello (Grosseto), 30 luglio 2024 – Ieri mattina il sopralluogo degli assessori Monia Monni e Leonardo Marras, nel pomeriggio la decisione della giunta regionale "che intende muoversi – dice il governatore Eugenio Giani – su tre fronti".
Il primo passo è quello consentito dalla norma di Protezione civile sull’emergenza regionale grazie al quale "sarà offerto un sostegno al Comune di Orbetello – dice Giani – per le spese che ha dovuto affrontare nell’immediato", ma " attraverso un apposito gruppo di lavoro – continua il governatore – vogliamo arrivare anche ad un legge sui ristori: vogliamo sicuramente aiutare i pescatori che hanno avuto un danno economico per il minor pescato raccolto e alcuni stabilimenti turistici e balneari di Ansedonia che hanno subìto disagi. L’acqua infatti è sì balneabile, come ha certificato anche stamani (ieri per chi legge, Ndr) Arpat, ma le alghe in decomposizione e la situazione nella laguna hanno magari dissuaso molti dall’andare in spiaggia".
E poi il passo numero tre. "La Regione – prosegue Giani – chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale al Governo, come fu fatto nel 2015: passaggio essenziale per ristorare in maniera complessiva le attività legate alle pesca e finanziare attraverso il Feampa il ripopolamento della laguna. Devono essere individuati interventi strutturali. Abbiamo bisogno del parere degli scienziati, che ci dicano che cosa dobbiamo fare. Quello di Orbetello è un sito di interesse nazionale, individuate le cose da fare, noi come Regione siano pronti a fare la nostra parte, ma anche il Governo deve fare la propria e sostenerci finanziariamente".
"La situazione, grazie al vento di maestrale che si è alzato, è in lieve miglioramento pur rimanendo una situazione critica che va monitorata con attenzione ed in piena sinergia con il Comune di Orbetello", dicono Monni e Marras –. La realtà è evidente e sotto gli occhi di tutti: soffriamo, soprattutto in questi delicati ecosistemi, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e urgono interventi infrastrutturali che devono trovare sostengo da parte del Governo. Come Regione abbiamo dato continuità con nostre risorse alla gestione della Laguna, ma evidentemente non basta e continuiamo a chiedere che lo Stato faccia la sua parte per difendere un luogo unico e straordinario".