REDAZIONE GROSSETO

Il Comitato di Partecipazione della SdS incontra il questore

Il questore di Grosseto accoglie il Comitato di Partecipazione della Società della Salute per discutere di prevenzione e servizi sociali. Collaborazione per rispondere alle esigenze della comunità.

Il questore di Grosseto Claudio Ciccimarra e Luciano G. Calì, presidente del Comitato di Partecipazione della SdS

Il questore di Grosseto Claudio Ciccimarra e Luciano G. Calì, presidente del Comitato di Partecipazione della SdS

Il coordinatore del Comitato di Partecipazione della Società della Salute, Luciano G. Calì, e la sua vice, l’avvocato Emanuela Raponi, sono stati ricevuti dal questore Claudio Ciccimarra, e dal suo vicario Francesco Bufalo. Centrale, nel cordiale incontro di benvenuto e presentazione, il ruolo e le competenze dell’organismo che raggruppa rappresentanti attivi nel coinvolgimento della popolazione, nella consultazione e nell’indirizzo delle scelte legate all’organizzazione ed all’erogazione dei servizi sociali e socio sanitari all’interno dell’ambito territoriale provinciale. Molteplici gli argomenti trattati durante l’incontro, dal tema dell’individuazione di percorsi protetti per la prevenzione e la risoluzione dei disagi, strumenti utili per anticipare ulteriori criticità o condizioni che spesso sviluppano un carattere cronico, fino alla variegata composizione del territorio provinciale. "La Polizia o conferma la propria propensione all’ascolto delle istanze della popolazione e del territorio – ha detto il questore Claudio Ciccimarra – ed apre inoltre al dialogo costante. In tal senso l’auspicio è quello di poter continuare a costruire ed estendere la rete di sicurezza in maniera che possa essere in grado di recepire e rispondere efficacemente alle esigenze del territorio e della comunità".

"Il nostro Comitato – ha detto Calì – è fortemente impegnato a sostegno delle cittadine e dei cittadini anche sul piano dell’informazione, della facilitazione nell’accesso ai servizi sociali e sanitari e, non ultima per importanza, nella prevenzione di potenziali rischi per le fasce della popolazione più vulnerabili. Siamo pertanto confortati – conclude – dalla disponibilità e dall’attenzione mostrate dal questore di Grosseto".