
Un momento del lavoro svolto a scuola
Quest’anno, nella nostra scuola Giovanni Pascoli, abbiamo realizzato un progetto radiofonico che ci ha toccato profondamente. Abbiamo deciso di raccontare la guerra tra Russia e Ucraina attraverso le voci di due ragazze, una russa e una ucraina, che ci hanno aperto il cuore con le loro storie di paura e speranza. La preparazione è stata delicata. Abbiamo scritto domande che non fossero invadenti, ma che potessero farle riflettere sulle difficoltà quotidiane. "Volevamo che le ragazze si sentissero libere di parlare – dice Gabriele –. Ogni parola, ogni domanda, era come un ponte verso un mondo lontano, eppure così vicino nelle emozioni. Entrare nello studio di registrazione è stato un momento speciale". "Eravamo nervosi, ma quando le ragazze hanno iniziato a raccontare, ci siamo resi conto della loro forza – spiega Alice –. Ascoltare le loro storie ci ha cambiati: ci siamo sentiti piccoli di fronte alla loro sofferenza, ma anche più consapevoli del mondo che ci circonda. Il lavoro di editing è stato emozionante. Ogni volta che riascoltavamo le interviste, sentivamo il peso di ciò che avevamo registrato". "Abbiamo capito che le loro voci avevano un potere enorme – dice Natan –. Alla fine, il nostro podcast è stato pubblicato e ci ha emozionato sapere che quelle storie, tanto difficili quanto forti, erano arrivate lontano. Questo progetto ci ha insegnato che anche noi, come giovani, possiamo fare la differenza".