REDAZIONE GROSSETO

Il futuro di ogni studente nasce tra i banchi

In occasione del centenario della nascita di Alberto Manzi, l’Istituto Comprensivo 3 di Grosseto ha organizzato una festa che ha...

Sonia Boni durante l’incontro con gli studenti

Sonia Boni durante l’incontro con gli studenti

In occasione del centenario della nascita di Alberto Manzi, l’Istituto Comprensivo 3 di Grosseto ha organizzato una festa che ha coinvolto studenti e docenti; tra gli invitati Sonia Boni, ex professoressa della scuola media Ungaretti e moglie di Alberto Manzi. Gli alunni hanno avuto l’occasione di intervistarla e da questa esperienza è nata l’idea d’immaginare una scuola nuova, che rispecchi i loro desideri, "la scuola che vorrei", appunto.

Questa scuola dovrebbe essere una struttura in cui ogni studente possa sentirsi a casa e dove imparare non sia solo un obbligo, ma anche un piacere; un luogo dove studenti tutor aiutino i compagni nello svolgimento dei compiti. Sarebbe bello trasformare le lezioni in dibattiti tra professori e alunni, utili per condividere opinioni e anche per alleggerire la lezione. "La scuola che vorrei" non dovrebbe essere un posto rigido, severo, ma un luogo in cui tutti si sentono accolti, dove l’ansia e la paura lasciano il posto al divertimento e alla curiosità e dove i voti non contano, ma conta il meglio che ognuno fa.

La mia scuola dovrebbe avere aule più grandi e luminose, con sedie comode e banchi con una superficie di lavagna in modo da poter cancellare quello che ci scriviamo sopra, senza farlo fare ai custodi. Vorrei che la scuola ci insegnasse di più ad affrontare la vita e i problemi, ad usare consapevolmente internet e desse più spazio all’educazione civica. Il nostro futuro di cittadini, in fondo, nasce tra i banchi di scuola.