"Il futuro nelle aree interne". Vivarelli Colonna dà forfait

Il sindaco di Grosseto e neo presidente del Coeso, non parteciperà al convegno organizzato dalla Cgil. Giovannelli: "Si è detto indisponibile, senza particolari motivazioni. Una mancanza che pone limiti al dibattito".

"Il futuro nelle aree interne". Vivarelli Colonna dà forfait

Erio Giovannelli, segretario generale Spi Cgil Grosseto, ha organizzato mercoledì a Massa Marittima un incontro per discutere della sanità di prossimità

Il futuro della sanità nelle aree interne parla di prossimità. Tutto deve essere più vicino, più a misura di cittadino, dalle visite specialistiche alle diagnosi, al medico di famiglia. Per questo Spi Cgil sta impegnando in un dialogo costante istituzioni e Asl sud est affinché gli investimenti intrapresi in questa logica portino i giusti risultati ai cittadini. Per questo ha organizzato, l’evento pubblico "Sanità vicina: il futuro dei servizi nelle aree interne". Il convegno prenderà il via alle 9.30 di mercoledì a Massa Marittima, all’interno della sala San Bernardino, in via San Francesco 10. A parlare del futuro del territorio era stato invitato anche il presidente del Coeso Sds Grosseto, il sindaco del capoluogo: Antonfrancesco Vivarelli Colonna. "Purtroppo, Vivarelli Colonna non parteciperà, ha dato la sua indisponibilità, senza particolari motivazioni – dice Erio Giovannelli, segretario generale Spi Cgil Grosseto – Per noi era importante che ci fosse. La sua mancanza pone un limite forte al dibattito che proveremo comunque a sviluppare. Ci teniamo che sia un confronto proficuo per tutti. Allo stesso tempo speriamo si possa recuperare questa assenza nelle prossime iniziative sul territorio". Nonostante l’assenza, il sindacato dei pensionati punta al massimo risultato. Le aree interne devono beneficiare degli investimenti previsti, che devono andare a servizio del cittadino. "Lo Spi conta 14mila iscritti nella provincia di Grosseto – aggiunge Giovannelli – la nostra attività mette al centro la persona. Così fa il principio cardine del nuovo sistema sanitario. L’ospedale non sarà più il solo punto di riferimento, ma ci saranno anche le case di comunità. Che devono iniziare a funzionare appena pronte. Per questo facciamo questo tipo di iniziative pubbliche, per parlarne con tutti, coinvolgendo i vertici istituzionali e sanitari, che devono rispondere alle richieste del territorio". A Marittima è stata realizzata una casa di comunità costata poco meno di 300mila euro, lo Spi auspica che inizi a funzionare prima possibile. "In tutta la Toscana ci sono milioni di euro investiti per le case di comunità – dice Giovannelli – dovranno aprire e funzionare. Nella nostra provincia è stata individuata la futura casa di comunità di Castel del Piano, inaugurata la Centrale operativa territoriale di Orbetello, e previsto di ampliare l’ospedale di comunità di Grosseto. Tutto per realizzare una sanità pubblica universale, efficiente e di prossimità".