"Il Pacchetto pesca europeo va rivisto: è troppo penalizzante"

"La proposta del piano europeo è da rivedere, il Governo Meloni e il ministro Francesco Lollobrigida preparano la battaglia per salvare la pesca a strascico nel nostro Paese".

Fabrizio Rossi, deputato di FdI, interviene sulle proteste dei pescatori inerenti le politiche europee sull’interruzione della pesca a strascico entro il 2030. Per Rossi "è giusto condividere la necessità di individuare alcuni strumenti più efficaci per ridurre le catture indesiderate e i rigetti in mare, ma è altrettanto vero che occorre valutare con molta attenzione sia i tempi che le modalità di attuazione di questi processi, per evitare obiettivi difficilmente realizzabili, con danni economici per i nostri pescatori e dell’economia italiana legata alla pesca".

"Il grido d’allarme lanciato da Coldiretti Impresa Pesca e ripreso anche a Monte Argentario, dove circa 30 pescherecci hanno suonato le sirene delle loro imbarcazioni per attirare l’attenzione su questo problema – continua Rossi – trova vicini sia Fratelli d’Italia che il Governo Meloni attraverso il ministro , Francesco Lollobrigida. Il Pacchetto Pesca europeo deve essere riveduto, in special modo per quanto riguarda il rispetto dell’obbligo di sbarco delle catture involontarie e l’eliminazione graduale della pesca a strascico nelle aree marine protette. Se un’eventuale revisione del Piano andrà fatta, questa dovrà essere realizzata di concerto con gli Stati membri. Ma attribuire alla pesca a strascico parte della responsabilità dell’impoverimento dei fondali marini e delle risorse ittiche ci appare sicuramente un modo molto semplicistico per affrontare il problema. Come ha dichiarato il ministro Lollobrigida ci preoccupa il modello, perché alla fine la proposta avanzata dal commissario Sinkevicius pone delle forti controindicazioni e meno vantaggi di quelli che si prefiggeva".