REDAZIONE GROSSETO

Il ricordo e l’omaggio ai Caduti del bombardamento del 28 aprile

Una ferita dolorosa, che ancora ricordano molti anziani della comunità locale di Orbetello. Qui come a Capalbio e lungo la Statale Aurelia, a Porto Santo Stefano e sulla Feniglia passò il fronte, nel 1944. I tedeschi in ritirata si erano appostati prima sotto le Mura di Capalbio, poi sotto i grossi pini della Duna della Feniglia, con mezzi blindati e cannoni 88. Ma non mancarono i combattimenti ed i bombardamenti. A Porto Santo Stefano esisteva il " siluripedio", in uso per le esecitazioni prima alla Regia Aereonautica, aereosiluranti, poi alla marina da guerra tedesca e della Repubblica sociale, erano ormeggiati torpediniere anti mine e mas siluranti. Orbetello annoverava impianti della Aereonautica di Salò, reparti nascosti e sistemi radio, depositi di carburanti e munizioni.

Il 28 aprile del 1944 una squadriglia di cacciabombardieri americani attaccò la città lagunare nonostante l’assenza di obiettivi sensibili nel Paese, fatta eccezione per l’idroscalo ormai poco usato. I tedeschi in ritirata poi lo minarono distruggendo in gran parte anche l’hangar del Nervi. Fu una giornata terribile in cui persero la vita 40 persone. Anche il centro abitato di Porto Santo Stefano durante il passaggio del subì un pesante bombardamento degli anglo americani, con centinaia di morti e gran parte del Paese nel centro storio venne distrutto. L’amministrazione comunale ed il sindaco, Andrea Casamenti hanno organizzaro per il 79’ anniversario dei caduti nel bombardamenti avvenuto ad Orbetello una cerimonia in Piazza Plebiscito che ha visto la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose e dei corpi d’arma e delle associazioni di Cri.

Michele Casalini