Fiamme gialle in azione. Imprenditore nei guai: sequestrati 140mila euro

Ha un bar a Follonica e uno a Piombino ma in due anni non ha pagato le tasse. L’uomo aveva omesso di dichiarare 350mila euro

L'operazione della guardia di finanza

L'operazione della guardia di finanza

Follonica (Grosseto), 5 novembre 2024 – E’ il titolare di due bar, uno a Follonica e l’altro a Piombino. E aveva avuto ricavi cospicui, circa 350mila euro durante due anni solari. Stagioni che erano state molto redditizie dal punto di vista economico. Eppure, in questi due anni, non ha mai presentato la denuncia dei redditi nonostante i ricavi fossero stati certificati. Ma il protagonista della truffa non l’ha fatta franca. I militari della compagnia della guardia di finanza di Follonica, dopo una serie di indagini che sono proseguite per svariati mesi, grazie ad una serie di triangolazioni anche della banca dati, hanno chiuso il cerchio e dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto nei confronti dell’imprenditore.

L’accusa è omessa dichiarazione fiscale. Nel corso della verifica da parte delle Fiamme gialle, che hanno dedicato molto tempo a questa operazione, è stato appurato come, nonostante la società operasse normalmente nel circuito commerciale delle due cittadine, Follonica e Piombino, certificando i corrispettivi conseguiti così da palesare una parvenza di regolarità fiscale, di fatto l’imprenditore non ha adempiuto agli obblighi tributari dichiarativi e, conseguentemente, al versamento delle imposte dovute allo Stato come vuole la legge. In pratica l’imprenditore non aveva mai dichiarato nulla del guadagno di due attività commerciali sicuramente redditizie.

A conclusione delle attività investigative della Guardia di finanza, che sono state lunghe e laboriose, , le fiamme gialle hanno ottenuto dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Grosseto un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, finalizzato alla confisca nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale per complessivi 140mila euro, ingiusto profitto derivante dell’evasione. Proseguono intanto le indagini della Guardia di finanza per contrastare illeciti che vengono fatti ormai ad un ritmo quotidiano.