Grosseto, 18 luglio 2017 - La misura è colma. Dopo i due gravi incendi di domenica 16 luglio rispettivamente a Capalbio e a Marina di Grosseto tra la mattina e il tardo pomeriggio, la gente e le istituzioni pensano adesso a cosa fare. A come organizzarsi per prevenire roghi violenti come i due visti nelle ultime ore. A Capalbio uno stabilimento balneare ha rischiato di essere ridotto in cenere. A Marina di Grosseto oltre venti auto sono andate distrutte nel violentissimo rogo che ha attaccato la pineta intorno alle 19. Nella giornata di lunedì, nuove auto sono state bruciate in pineta sempre a Marina di Grosseto. E' accaduto nel pomeriggio. In questo caso sono cinque le automobili andate in cenere. In tutto, tra domenica e lunedì, una trentina di mezzi. Una situazione aggravata dal fatto che sono stati trovati inneschi nella zona di questo secondo rogo di auto.
"Siamo in guerra - dice il sindaco di Grosseto e presidente della provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna - e serve l'Esercito nelle strade". Il sindaco ha partecipato a un vertice insieme al prefetto Cinzia Torraco, al questore Domenico Ponziani. Presente anche il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, e in videoconferenza dalla sala operativa di Firenze anche l'assessore all'ambiente Federica Fratoni.
«Credo che ci sia una criminalità organizzata che voglia minare la nostra tranquillità, danneggiando il nostro sistema turistico ed economico - ha proseguito Vivarelli Colonna -. Siamo sotto attacco e quindi bisogna rispondere come in una guerra. Ecco perché l'esercito nelle strade è la cosa migliore». Vivarelli Colonna insieme agli altri sindaci hanno chiesto in modo ufficiale l'impiego dell'esercito. I militari dovrebbero così ad andare ad integrare la presenza sul territorio per garantire più presidi e più sicurezza.
Intanto vengono fuori le storie di chi ha avuto il sangue freddo di domare le fiamme in momenti critici. Come un bagnino dello stabilimento balneare "La Dogana" di Capalbio, che ha usato un estintore per arginare le fiamme che stavano attaccando proprio lo stabilimento. Un intervento prezioso insieme a quello dei tanti vigili del fuoco e volontari che hanno lavorato per ore ed ore e continuano a farlo. Nella giornata di lunedì c'è stato un nuovo incendio a Marina di Grosseto: hanno preso fuoco circa 700 metri quadri di vegetazione nella zona della Fiumara. Le fiamme sono state velocemente domate.
LE PAROLE DEL VESCOVO DI GROSSETO - "Lo scempio che una mano scellerata sta provocando al nostro ambiente naturale e' una ferita violenta e gravissima, che suscita sgomento e nello stesso tempo ci chiede una reazione corale, come donne e uomini consapevoli del valore straordinario che l'ambiente ha per tutti noi". Cosi' il vescovo di Grosseto, monsignor Rodolfo Cetoloni, commenta gli incendi che stanno colpendo la Maremma. "Grazie ai vigili del fuoco, agli operatori del soccorso, alle forze dell'ordine, ai volontari e a quanti, in questi drammatici giorni, si stanno prodigando per respingere gli 'assalti' di coloro che stanno provando con veemenza a distruggere la natura che ci circonda. Il vostro lavoro- afferma il vescovo- e' encomiabile e straordinaria e' l'abnegazione che abbiamo tutti potuto constatare".
"È questo che ci rincuora- prosegue- e che ci chiama tutti a fare la nostra parte per contrastare in modo fermo e condiviso ogni tentativo di distruggere un patrimonio che e' la nostra casa comune". Il vescovo esprime poi "solidarieta' alle persone che hanno subi'to danni dagli incendi". "Tra le tante forme di marginalita' da proteggere- osserva Cetoloni- c'e' anche l'ambiente, sempre piu' fragile ed esposto a gesti sconsiderati, che ci feriscono come comunita', perche' toccano uno degli elementi di coesione e di appartenenza".
FRATONI: "SERVE PRESIDIO ORGANIZZATO" - Misure specifiche per migliorare l'attivita' di prevenzione sul fronte incendi. Le sta studiando la Regione Toscana. Lo ha fatto sapere oggi al prefetto di Grosseto, Cinzia Teresa Torraco e ai sindaci della Maremma oltre alle forze dell'ordine, durante il colloquio in teleconferenza, l'assessore regionale all'Ambiente, Federica Fratoni. "Potremo valutare l'eventualita' di un presidio organizzato nelle aree piu' critiche e nella stagione a rischio- spiega Fratoni, secondo quanto riferisce una nota- facendo leva sulla grande risorsa rappresentata dai volontari, soprattutto di fronte a una situazione climatica come quella che stiamo vivendo".
Certo, prosegue, "rimane in piedi la domanda sempre maggiore di forze e di uomini che riguarda pero' una sfera piu' alta e mi riferisco a quella nazionale". Viene confermata l'importanza del lavoro delle amministrazioni, puntualizza l'assessore, "tramite la manutenzione, la nuova realizzazione di strade tagliabosco, e la pulizia stessa dei boschi. In questo senso- conclude- mi riservo di fare un nuovo passaggio con il prefetto e i sindaci del territorio per impostare le azioni future".