ROBERTO PIERALLI
Cronaca

Incendio al Castello di Monteregio ex ospedale di Massa Marittima

Il rogo probabilmente è doloso in quanto forzati i cancelli della parte dell’edificio dove sono divampate le fiamme

di Roberto Pieralli

Ancora fiamme all’interno del Castello di Monteregio, la grande struttura che ospitava l’ex ospedale di Massa Marittima e paura fra la gente che,in questi giorni, frequenta piazza Beccucci, ove ha sede la vecchia struttura, per ammirare dall’alto il panorama. Nel tardo pomeriggio di martedì si sono levate fiamme al secondo piano del vecchio ospedale. Con ogni probabilità ha preso fuoco vecchio materiale cartaceo degli archivi di Asl e Comune. Apprensione da parte dei turisti che in quel momento erano in piazza Boccucci per ammirare il panorama. Subito è scattato l’allarme e nel giro di poco tempo sono arrivati sul posto i vigili del fuoco di Follonica, i carabinieri e la polizia municipale. L’immediatezza dell’allarme e l’arrivo dei vigili del fuoco in tempi rapidi ha consentito di spegnere l’incendio velocemente evitando gravi danni alle strutture dell’antico maniero. C’è stato pure un controllo effettuato dai tecnici dell’Asl. Le fiamme potrebbero avere origine dolosa e per arrivare al luogo, da dove è scoppiato l’incendio, sono state forzate alcune cancellate ed inferriate, per questo si pensa all’atto vandalico. Il Castello, il cui accesso dalla piazza è impedito da una recinzione in metallo e le porte principali sono state messe in sicurezza con inferriate, evidentemente non presenta soverchie difficoltà per chi, come in altre circostanze, probabilmente è entrato nel palazzo e ha appiccato il fuoco.

Nell’autunno di quattro anni fa un incendio interessò la struttura al piano terra e grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco tutto venne circoscritto in tempi brevi. E l’anno precedente l’antico palazzo fu preso di mira dai vandali. Questa volta però sembra che si sia agito praticamente in pieno giorno, segno che i cambi delle serrature e tutte le protezioni messi in campo, non sono sufficienti a respingere gli attacchi portati a questa immensa struttura, di proprietà dell’Asl, ma ormai abbandonata da anni.