REDAZIONE GROSSETO

Bufera sulle "Farfalle" della ritmica, deferita l'allenatrice Emanuela Maccarani

Si chiude l’inchiesta sportiva sull’allenatrice della ginnastica. L’accusa: "Usava metodi non corretti e faceva pressioni psicologiche"

Emanuela Maccarani deferita dalla Procura del Coni

Emanuela Maccarani deferita dalla Procura del Coni

Follonica, 5 gennaio 2023 - Il primo tempo dell’inchiesta sui presunti maltrattamenti alle giovani atlete di ginnastica dell’accademia di Desio condotta dalla giustizia sportiva si è concluso con il deferimento dell’allenatrice delle "Farfalle" Emanuela Maccarani e dell’assistente Olga Tishina. È quanto emerge in seguito all’avviso inviato dalla Procura federale della Federginnastica alle due allenatrici, alle quali viene contestata la violazione dell’art. 2 del regolamento di Giustizia e Disciplina, in relazione all’art.7 del Codice Etico FGI e dell’art.2 del Codice di Comportamento Sportivo del Coni. Nel primo caso a venir meno sarebbe stata una "condotta ispirata ai principi di lealtà, imparzialità integrità ed onestà, evitando atti e comportamenti caratterizzati da animosità o conflittualità, mantenendo rapporti improntati a fiducia e collaborazione, ispirati a correttezza trasparenza e reciproco rispetto". Nel secondo ci sarebbe stata una presunta violazione dei "principi di lealtà e correttezza in ogni funzione, prestazione o rapporto comunque riferibile all’attività sportiva".

Accuse gravi e che mettono in discussione un sistema sportivo definito recentemente da Malagò un "fiore all’occhiello" in virtù dei recenti risultati come la quarantesima medaglia arrivata a Tokyo proprio dalla Farfalle, dirette dalla Maccarani, oggi l’allenatrice italiana più medagliata di sempre, che effettuano gli allenamenti a Follonica.

Le audizioni della Procura federale, iniziate lo scorso 30 ottobre all’Accademia Internazionale di Desio (attualmente commissariata) hanno però scoperchiato il vaso di pandora perché nel responso firmato con il sostituto della procura generale, la Maccarani e la Tishina sono accusate di aver adottato fino al 2020 "metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici". In particolare alla ct Maccarani vengono attribuite frasi rivolte alle atlete come "sembri un maialino" oppure "come fai a guardarti allo specchio".