
Beatrice Passaglia, l'infermiera professionale dell'Asl Nord Ovest che ha salvato la vita al giovane calciatore colto da infarto
Grosseto, 20 febbraio 2022 – "Ho fatto solo quello che era necessario fare in questi casi, è stato fondamentale il defibrillatore che ha permesso di non far fermare il cuore". Beatrice Passaglia, infermiera professionale dell'Asl Nord Ovest, domenica era in tribuna al campo sportivo di Ribolla ed ha salvato la vita al calciatore del Suvereto colpito da malore durante la partita.
"Mi hanno aiutato l'allenatore del Ribolla e il presidente del Suvereto, abbiamo fatto squadra – spiega Beatrice Passaglia – e insieme siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo, siamo davvero felici".
Beatrice Passaglia è stata ringraziata anche dal sindaco di Suvereto Jessica pasquini e dai vertici dell'Asl. "Ancora una volta – ricorda Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – siamo a ringraziare un nostro operatore di quanto fatto al di là dei propri doveri lavorativi. I nostri sanitari svolgono con competenza il proprio lavoro grazie anche ad una formazione continua che li porta ad essere in grado di rispondere alle necessità emergenti, ovunque si presentino.
È ancora più rappresentativo il fatto che questo salvataggio sia stato compiuto da un’infermiera di famiglia e comunità proprio una di quelle figure recentemente introdotte in Regione Toscana per essere al servizio delle persone e rafforzare l’offerta sanitaria al di fuori degli ospedali".
Cosa è successo
Allo stadio "Gaetano Scirea" di Ribolla si stava giocando la sfida tra i padroni di casa ed il Suvereto, valida per la ventunesima giornata del girone C di Seconda categoria. Una sfida fondamentale per la salvezza, ma che dopo dieci minuti di match ha avuto un epilogo drammatico. Col Ribolla avanti 1-0 dopo cinque minuti con la rete di Borrelli, un giocatore del Suvereto, un ragazzo del 1995 di Campiglia Marittima, ha accusato un malore. Il giocatore si è sentito male, ha avuto un mancamento e si è accasciato a terra, colpito probabilmente da un problema di origine cardiaca, perdendo i sensi. Il giocatore ha fatto un movimento innaturale, perdendo forza nelle gambe e cadendo sulle ginocchia. Sono stati minuti lunghi una vita, con i presenti sconvolti da quando stava accadendo sul terreno di gioco di Ribolla. Ragazzi con le lacrime agli occhi, sguardi disperati, ma anche sangue freddo da parte di alcune persone. I dirigenti del Ribolla, assieme all’allenatore Filippo Galeotti, e del Suvereto, supportati da una spettatrice, dall’infermiera Beatrice Passaglia, che è entrata in campo, hanno subito preso il Dae, il defibrillatore che per obbligo di legge deve essere presente in ogni impianto sportivo, e lo hanno attivato, seguendo alla lettera la procedura.