L’influenza ha quasi raggiunto il picco della stagione. Molti grossetani sono a letto ma un ruolo importante nel contrasto e nella diffusione dell’influenza lo hanno giocato i vaccini. Nell’anno 2024 sono state somministrate 46902 dosi di vaccino antinfluenzale in provincia di Grosseto e 187984 nell’intera Azienda Asl Sud Est. Nell’anno 2023, invece, erano state somministrate 45081 dosi in provincia di Grosseto e 180781 nell’intera Asl Sud Est. La maggior parte dei vaccini sono stati somministrati dai medici di medicina generale. Numeri importanti, quelli relativi alle vaccinazioni in provincia di Grosseto, che aiutano a tutelare la salute dei soggetti anziani e dei più fragili considerato che l’infezione da virus dell’influenza può determinare complicanze anche gravi. La vaccinazione rappresenta la più efficace misura di protezione soprattutto se accompagnata da buone norme comportamentali, quali l’igiene delle mani e delle vie respiratorie e l’isolamento in presenza di sintomi.
"Grazie all’impegno congiunto dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, degli operatori dei centri vaccinali della Asl e delle farmacie del territorio, la campagna antinfluenzale sta procedendo molto bene – dice Elena De Sanctis, direttrice della Rete Vaccinazioni della Asl Toscana sud est –. Quest’anno abbiamo somministrato alcune migliaia di dosi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La vaccinazione è uno strumento efficace e sicuro per difendersi dai virus influenzali e dalle complicanze dell’infezione".
De Sanctis sottolinea poi come la vaccinazione sia importante, indicando anche le fasce di età più a rischio. "Ricordo – dice ancora – che la vaccinazione è fortemente raccomandata ed offerta gratuitamente a tutte le persone che hanno superato i 60 anni di età, ai bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, alle donne in gravidanza e alle persone di qualunque età con patologie croniche di base. L’offerta è estesa inoltre ai conviventi e familiari che si prendono cura di persone con gravi fragilità, a tutti gli operatori sanitari, a chi lavora a contatto con animali, ai donatori di sangue, a chi svolge lavori di primario interesse collettivo".
N.C.