Grosseto, 5 febbraio 2025 – Poco più che maggiorenni: per sfuggire all’inseguimento dei carabinieri, sono stati protagonisti di un incidente a bordo di un’auto che sarebbe stata rubata da uno dei due a Follonica qualche giorno prima. I due ragazzi, che abitano a Ribolla e che non sarebbero nuovi a bravate del genere, volevano andare a Grosseto.
La fuga verso Grosseto
Uno dei due è quindi passato a prendere l’amico e poi via in direzione del capoluogo, con l’auto rubata. Ma si sono imbattuti, vicino Roccastrada, in un posto di blocco. Quando i militari dell’Arma hanno ordinato l’alt, il conducente invece di fermarsi ha accelerato, tentando di sfuggire. I carabinieri, a quel punto, hanno iniziato l’inseguimento per le vie di Ribolla fino a quando, l’auto dei giovani ha girato in una strada in campagna. I militari sono riusciti a stare attaccati all’auto finché, dopo una brutta sterzata, la vettura ha sbandato e così è finita la folle corsa per sfuggire al controllo. Lievi le conseguenze fisiche.
Esito giudiziario
Ieri mattina, in Tribunale a Grosseto si è tenuta l’udienza di convalida e poi il processo per direttissima: per i due ragazzi è stato convalidato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
A loro sono stati contestati anche i reati di furto aggravato e ricettazione. L’auto con la quale tentavano di scappare si è anche ribaltata in un campo ed è andata distrutta. I due ragazzi non hanno riportato ferite gravi, ma sono stati presi dai carabinieri.
I due (difesi dall’avvocata Lucia Rossi e da Luigi Sartini) sono comparsi di fronte alla giudice Agnieska Karpinska e alla vice procuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo. Uno dei due ha raccontato che non sapeva che l’auto fosse stata rubata e che ha chiesto all’altro più volte di fermarsi durante l’inseguimento. I due giovani quindi in aula hanno cercato di accusarsi l’un con l’altro. Il procuratore ha chiesto la convalida dell’arresto e l’obbligo di dimora nella loro residenza dalle 22 alle 6 del mattino. Richieste che la giudice Karpinska ha accolto.