CRISTINA RUFINI
Cronaca

Invasione di moscerini. Petizione da 20mila firme

L’iniziativa lanciata da un residente di Orbetello sulla piattaforma Change.org "Servono subito un commissario e iniziative a sostegno di cittadini e attività" .

Nuvole di moscerini lungo laguna a Orbetello, i cittadini chiedono interventi

Nuvole di moscerini lungo laguna a Orbetello, i cittadini chiedono interventi

ORBETELLO Sono quasi 20mila (18.300 questa mattina) le firme sulla petizione lanciata su Change.org da Alessio Segoni, cittadino di Orbetello, per chiedere al presidente della Regione Eugenio Giani e a tutte le istituzioni coinvolte di dichiarare lo stato di emergenza nella Laguna di Orbetello a seguito dell’invasione di moscerini. Mercoledì la petizione ha registrato un picco di firme e ha raccolto l’interesse dei media tedeschi, che hanno cominciato a occuparsi della questione. "Le adesioni crescenti a questa petizione sono la dimostrazione di quanto la situazione sia critica e insostenibile per gli abitanti di Orbetello, che ritengono insufficienti le risposte e le soluzioni finora proposte da coloro che dovrebbero sanare il problema", dichiara il promotore della petizione, sottolineando che la campagna sta cominciando ad assumere rilevanza a livello ’nazionale e internazionale’. "Per questo, con forza, chiediamo l’istituzione immediata di un commissario straordinario con poteri speciali per affrontare l’emergenza, in attesa della formazione del Consorzio lagunare, come previsto dalla legge 24 gennaio 2025, per il coordinamento e la gestione sostenibile della Laguna di Orbetello. L’istituzione di un commissario straordinario è essenziale per coprire il vuoto operativo fino a quando il Consorzio lagunare sarà pienamente operativo, garantendo così una risposta immediata all’emergenza. Chiediamo anche un piano di intervento straordinario, basato su trattamenti mirati e strategie di contenimento scientificamente validate, oltre a un piano di risanamento ambientale della laguna, per intervenire sulle cause profonde del degrado, con risorse economiche adeguate e un coordinamento tecnico di alto livello". Sono queste le richieste di Segoni e di chi ha firmato il suo appello in questi giorni."A questi interventi è necessario aggiungere un piano di sostegno per cittadini, imprese e operatori turistici, poiché, anche se non sussistono rischi sanitari diretti, la proliferazione dei chironomidi sta mettendo a rischio l’economia turistica e locale, con conseguenze sociali ed economiche gravi".