All’ippodromo dei Pini si correrà anche nel 2025. Il salvataggio in extremis, in un primo momento l’impianto di Follonica non era stato inserito nel calendario provvisorio dal Masaf, è arrivato dopo un incontro che si è svolto al ministero dell’agricoltura fra il sottosegretario con delega all’ippica Patrizio La Pietra, il direttore generale Remo Chiodi e il sindaco Buoncristiani. Unica prescrizione il fatto che il Comune, deve, entro il 31 dicembre comunicare al ministero la società che gestirà l’ippodromo. E’ stato lo stesso sindaco a dare notizia dell’esito dell’incontro, durante la discussione sulla mozione presentata dalla minoranza, proprio sulla vicenda dell’ippodromo, nel corso del consiglio comunale di martedì sera. "Ci siamo confrontati – ha spiegato il primo cittadino – con sottosegretario e direttore e alla fine siamo arrivati a questo punto, con l’inserimento di Follonica all’interno del calendario ippico per il prossimo anno. Visto che il ministero sa del problema della revoca della concessione, entro il 31 dicembre il ministero vorrà sapere il soggetto che andrà a gestire l’impianto nel 2025. Quindi sulla base di questa data ci muoveremo per garantire un gestore per il prossimo anno". Buoncristiani ha anche aggiunto che "stiamo portando avanti alcune idee e a breve scioglieremo anche queste". Come noto, nel dicembre del 2023 il consiglio comunale aveva disposto la revoca della concessione dell’ippodromo dei Pini a "Follonica corse cavalli", che a sua volta ha presentato ricorso al Tar. In questo anno la gestione era stata portata avanti dalla società "Sistema cavallo". La notizia del reinserimento di Follonica nel circuito ippico nazionale è stata ben accolta soprattutto dai proprietari dei cavalli anglo-arabi, i cosiddetti purosangue, che sono per la maggior parte concentrati nel sud della Toscana e nell’alto Lazio. Nel 2024 sono state 23 lecorse destinate a questi soggettie ben 38 l’anno precedente. Con l’esclusione di Follonica c’era il rischio che alcune di queste corse finissero fuori regione, con un notevole aumento dei costi di trasporto.
Niccolò Galligani