Grosseto,30 novembre 2024 – Si tratta a tutti gli effetti di terapia, non si può dire differentemente. Il CeMiVet (Centro militare veterinario) entra in una rinnovata vita, la sua vera genesi. Non si chiama più ippoterapia, ma interventi assistiti con gli animali (I.A.A) ed è un’attività che permette di lavorare sul rafforzamento di determinate abilità e funzioni attraverso il contatto con i cavalli per persone affette da malattie o invalidità.
Il CeMiVet, insieme alla Cri Grosseto, hanno stretto da oltre quarant’anni una collaborazione per strappare anche un singolo sorriso a tanti ragazzi. E ieri c’è stata una giornata di studi a livello nazionale per parlare di ippoterapia con professionisti del settore. “Grazie a questo evento celebriamo una cornice di assoluta armonia tra l’Esercito e le Associazioni, Fondazioni, Enti Locali, Regionali e Nazionali che da anni proficuamente svolgono tale attività – apre così il Comandante del CeMiVet, Colonnello Salvatore Santone –. Ha valenza di discussione ma soprattutto di confronto, di aggiornamento dati, nozioni e pratiche riguardanti gli IAA, con focus sulle attività di Ippoterapia”.
Vuole essere dunque il primo passo verso la realizzazione di un progetto di potenziamento delle attività di interventi assistiti con animali - ippoterapia che dovrà passare attraverso la formazione del personale, adeguatamente formato al CeMiVet, luogo che sembra avere le carte in regola per proporsi come hub-forum ma anche come centro di formazione avanzata. “Questa estate il Comandante Logistico ha visto nell’ippoterapia una concreta e nuova frontiera dello sviluppo di una capacità trasversale rivolta anche al mondo civile – ha detto il Capo Reparto Veterinaria del Comando Sanità e Veterinaria dell’Esercito, Luca Virgilio – un’opportunità per il Cemivet, di rilancio nella collaborazione tra la città e il mondo della ricerca scientifica per diventare un punto di riferimento nazionale".
“Iside Pifferi era così fragile ma fortissima e seppe trasformare il dolore più grande della vita di settore in un dono verso gli altri – ha ricordato la presidente della Cri Grosseto, Stefania Ricci – In Toscana purtroppo non sono centri di formazione, nonostante abbiamo ospitato un progetto con un gruppo di bambini pediatrici oncologici, unico in Italia, ed i nostri operatori si sono formati in altre regioni. Iniziamo a portare la formazione a Grosseto, affinché i volontari possano acquisire e affinare le competenze per supportare i ragazzi e le loro famiglie. Tutti giovano del rapporto con i cavalli, è una necessità trasformare il Cemivet in un centro di formazione permanente”.
“Ogni anno ci sono sempre più bambini autistici gravi che si affacciano al mondo dell’ippoterapia –ha spiegato Monica Moretti Mencarelli, responsabile dell’area e delle attività sociali Cri –. In questi anni i ragazzi hanno fatto progressi grazie al rapporto con il cavallo, animale che ha aiutato tanti bambini. Ci sono storie straordinarie e tante piccole vittorie che si trasformano in aiuto ai genitori. La signora Pifferi mi ha insegnato a coinvolgere le famiglie perché prima ci si vergognava di questi ragazzi, erano tenuti nascosti e il dolore veniva affrontato in solitario, invece ha fatto ritrovare le famiglie insieme, condividendo i loro trascorsi”.
"Le persone stanno meglio quando sono a contatto con i cavalli – afferma Paolo Baragli, professore di etologia università di Pisa – è come se il semplice stare insieme avesse un’attività farmacologica sull’organismo. Siamo agli inizi degli studi, abbiamo un progetto Ministeriale che verrà fatto in gran parte al Cemivet”.
Se la rivoluzione è la conoscenza e condivisione, sembra proprio che i cavalli stiano proprio aiutando questo cammino. A volte si può galoppare anche con le emozioni.